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mercoledì 19 dicembre 2018

I MIGLIORI VANTAGGI DI USARE UN'AGENDA CARTACEA

Se fino a qualche anno fa l’agenda in formato cartaceo era l’unico mezzo per pianificare la giornata lavorativa, appuntarsi scadenze e annotare i dettagli della giornata, ora l’utilità di questo oggetto viene costantemente messa in dubbio dallo sviluppo della tecnologia.





Computer, tablet e cellulari sono sicuramente più avanzati, ma possono in realtà considerarsi migliori? 


Molti crederanno che ormai nessuno le usa più, che sono prodotti vecchi e che non hanno alcuna utilità eppure il cartaceo resiste anche nell’era del digitale.

In un sondaggio fatto qualche mese fa sulla nostra pagina facebook GHIANDOLA PINEALE - IL TERZO OCCHIO abbiamo chiesto di scegliere tra la tradizionale carta e i nuovi formati digitali (ebook, pdf, etc).

I risultati parlano chiaro: 87% dei nostri fan sceglie la tradizionale carta per i più svariati motivi.

Perché usare l’agenda cartacea ha ancora senso

Il Diario o l'agenda possono essere validi compagno di viaggio con i quali confidare le nostre emozioni, i progetti che vogliamo realizzare, i desideri e finalmente ritagliare del tempo per essere veramente sinceri e liberi almeno con noi stessi. E vi assicuro che rileggere quello che scriviamo a distanza di tempo è sempre molto utile, così abbiamo un metro di misura per sapere i progressi interiori, vedere se siamo rimasti fedeli al nostro Volere o abbiamo deviato il cammino e molto altro ancora. Un altro uso davvero utile è quello di scrivere al mattino appena svegli i sogni che si sono fatti per non farli cadere nell'oblio potendo così decifrare i messaggi che provengono dalla nostra parte profonda. Quindi cosa aspettate? Abbiamo scritto per voi 2 Agende una Classica e una Esoterica, a voi la scelta! ❤ ❤ ❤ ❤

In questo articolo descriveremo quali sono i possibili vantaggi nel continuare a prendere appunti e annotarsi scadenze su un diario fisico piuttosto che su uno digitale. Scopriamoli insieme:

  • Permette di creare un sistema personalizzato

Ogni mezzo ha i propri lati positivi e negativi ed ognuno deve trovare quello più adeguato alle proprie necessità. Stilare una lista delle “cose da fare” ed annotare i compiti del giorno su un taccuino vi aiuterà nell’adempimento di qualsiasi compito e a mantenere la situazione sotto controllo come:

  1. Lista della spesa: così il tuo frigo disporrà sempre degli ingredienti fondamentali!
  2. Pulizie: per chi ama controllare anche il livello di pulizia della casa.
  3. Piante: puoi usarla per ricordarti quando hai annaffiato le piante.
  4. Bollette: così non pagherai più in ritardo nessuna bolletta.
  5. Manutenzione domestica: controllo caldaia, giardino, tetto.

  • Aiuta a difendere la privacy

Le informazioni depositate su un computer o un cloud online sono esposte a un maggior rischio di essere decriptate e rese pubbliche, mentre un’agenda permette di annotare le informazioni personali a cui nessun altro può avere accesso a meno che non siate voi a mostrarle o non dimentichiate il vostro diario da qualche parte.


  • Offre lo spazio necessario

Qualsiasi tipo di agenda, dalla più piccola alla più grande, è sempre utile per contenere la quantità di informazioni necessarie per pianificare al meglio le settimane a venire, soprattutto per chi non se ne intende di tecnologia. 
Ecco alcuni esempi come:
Peso: per ammorbidire il tuo rapporto con la bilancia.
Alimentazione: puoi tracciare i tuoi pasti. Utile soprattutto per chi deve seguire una dieta specifica.
Attività fisica: anche un’agenda può spronarti all’attività fisica! Puoi appuntarti il workout da eseguire ogni giorno.
Acqua: come usare un’agenda? Segnando la quantità di bicchieri di acqua che bevi durante la giornata.

  • Aiuta a pensare e creare strategie

Per quanto un computer sia tecnologicamente avanzato, la vecchia carta e penna sono sicuramente il metodo più adeguato per lasciare fluire la creatività, che non risulta di certo così libera di fronte allo schermo di un portatile. Su un diario si può scrivere e cancellare, pianificare, creare mappe concettuali e disegnare a piacimento.
Alcuni esempi come:
Libri: puoi segnare i titoli usciti di recente e che hai intenzione di acquistare.
Appuntamenti, feste ed eventi: un’agenda è da sempre un ottimo strumento per non dimenticare gli appuntamenti a cui vuoi partecipare.
Corsi: nomi di insegnanti ed orari, prove da superare, webinar a cui vuoi assistere.
Idee: scrivi tutto ciò che potresti e o vorresti fare!

  • È sempre accessibile

Agende e calendari cartacei sono sempre disponibili ed accessibili, non avendo bisogno di batterie o connessioni ad internet per essere utilizzati. Vi è mai capitato di non poter accedere a dati salvati esclusivamente sulla memoria del vostro computer o delllo smartphone sfortunatamente scarico?


  • In più può esserti utile per....
VIAGGI


  1. Mete: per creare un elenco di tutti i luoghi che vuoi visitare o che hai visitato.
  2. Prenotazioni: per tenere traccia di alberghi, appartamenti, mezzi di trasporto e musei.
  3. Ricordi: puoi usare l’agenda come un diario di viaggio, come un quaderno dei ricordi, come una guida utile con tutti gli indirizzi che hai amato di più.

SOCIAL MEDIA


  1. Pubblicazioni: puoi segnare tutti gli appuntamenti e le rubriche che posti sulle piattaforme social che usi maggiormente. Così puoi rispettare scadenze e diversificare i temi trattati.
  2. Statistiche: puoi appuntare sopra l’agenda tutti i feedback che ricevi.
  3. Eventi: per ricordarti gli eventi social a cui vuoi partecipare.

AUTORIFLESSIONE

  1. Gratitudine: ringrazia per le cose belle che sono successe durante il giorno. Assicurati di includere le cose buone che hai fatto personalmente.
  2. Umore: come ti sei sentito oggi? Hai lottato con la depressione. Hai avuto una prospettiva positiva? Sei riuscito a cambiare il tuo stato d'animo. Tenere traccia del tuo umore può aiutarti a individuare modelli e tendenze.  
  3. Ricordi: la tua agenda è il luogo ideale per annotare tutti i piccoli ricordi che accadono nell'arco della giornata. Tuo figlio ha detto qualcosa di carino? Scrivilo.

Ti abbiamo convinto a comprarne una?

Quest'anno abbiamo creato due differenti tipi di AGENDE:



  • La prima è un'agenda che accompagnare i lettori ogni giorno con una frase, un consiglio, un aforisma, al fine di riflettere e meditare sui temi più importanti della vita. Inoltre troverete ogni giorno le fasi della Luna e il significato dei mesi per comprendere meglio l'anno che andremo a vivere con una nuova coscienza.


  • La seconda è un Diario-Agenda che tratta e affronta argomenti collegati al campo esoterico. Si troveranno ogni giorno la posizione della luna, spiegando anche il significato delle varie dimore e fasi lunari, il simbolismo antico e profondo delle stagioni, mesi e festività collegati anche alla mitologia Greco-Romana. Troverete un approfondimento di ogni segno zodiacale, con le varie caratteristiche, insegnamenti di antichi Maghi e Alchimisti occidentali, esercizi e consigli pratici per affrontare questo 2019 con una nuova coscienza. E' un viaggio verso il Divino e le sue molteplici forme, per riaccendere e rivivere la Sacralità che è in noi.



Se sei interessato le trovi QUI:





domenica 16 dicembre 2018

AUMENTARE l'AUTOSTIMA con i 6 pilastri dell'Autostima

Come aumentare l’Autostima in un percorso a sei tappe

Aumentare l’autostima, ovvero il giudizio globale che ognuno di noi ha verso se stesso. Cosa fare per migliorarla e sentirsi più sicuri di se?




Ci aiuta e ci fa da supporto il libro I sei pilastri dell’Autostima di Nathaniel Branden, un libro fondamentale per aumentare la propria autostima e costruire un rapporto sano con se stessi.

Mettersi davanti allo specchio e ripetere a se stessi di essere un grande lascia un pò il tempo che trova quando si parla di autostima. 


Se è vero invece che si tratta di un percorso, vediamo di riassumere le 6 tappe proposte da Branden.



1. Vivere Consapevolmente

Il primo pilastro dell’autostima è vivere consapevolmente. L’uomo, per natura, vuole dare significati. Vivere in modo consapevole vuol dire soffermarsi sulla "ragione" delle cose meditando e vivendo nel momento presente. Trovare ragioni partendo dalle piccole cose aumenta il grado di consapevolezza e, quindi, l’autostima. Ma essere consapevoli non è abbastanza: dobbiamo agire per cambiare positivamente gli aspetti della nostra vita che non consideriamo soddisfacenti.


2. Accettazione di Sé

Il secondo pilastro è l’accettazione di sé. Accettarsi non vuol dire nascondere e non vuol dire rassegnarsi per i propri difetti. Al contrario, bisogna riconoscere i propri limiti per individuare le aree di miglioramento (ovvero ciò su cui porre l’attenzione nel proprio lavoro di crescita personale). Accettarsi e sapere quale parte di se si vuole migliorare fa sentire meno smarriti e aiuta a migliorare il grado di autostima. Molti credono che accettare sia un sinonimo di accontentarsi; invece, è una condizione indispensabile per poter migliorare, perché è impossibile imparare da un errore che si rifiuta di riconoscere come il proprio. 


3. Senso di Responsabilità

Il terzo pilastro è il senso di responsabilità. Non siamo destinatari di questo mondo. Abbiamo un ruolo attivo che comprende la scelta: possiamo scegliere come vivere, e questo inevitabilmente influirà sulla nostra autostima. Ricorda che ogni momento che non hai vissuto, non ti sarà riconcesso. Prenditi le tue responsabilità perché nessuno può vivere al posto nostro. Ogni volta che accusiamo dei fattori esterni a noi stessi per quello che ci succede, l’autostima ne risentirà sempre.


4. Avere Obiettivi

Il quarto pilastro è la necessità di avere un obiettivo. Avere degli obiettivi da raggiungere rende vivi, e non c’è sensazione più bella! Un’esistenza piena di vitalità, di ambizioni e voglia di fare potenzia l’autostima in modo esponenziale! Sono i nostri obiettivi che ci spingono a migliorarci e che ci costringono a sviluppare appieno le nostre capacità e che ci riempiono di energia.
Comincia dal progettare la tua vita con micro-obiettivi raggiungibili: una serie di successi, anche i più piccoli, diventano indispensabili per aumentare l’autostima.


5. Autoaffermarsi

Il quarto pilastro è l’autoaffermazione. Autoaffermazione vuol dire annunciare al mondo che esisti. In altre parole, far valere il tuo diritto di vivere. Dobbiamo imparare ad esprimere le nostre idee perché abbiamo una genuina volontà di migliorare e contribuire. Per fare ciò, gli obiettivi costituiscono la base dell’esistenza nel momento presente. Saper esprimere il proprio punto di vista, fare in modo che gli altri ti riconoscano… non sono forse elementi a beneficio dell’autostima?


6. L’Integrità

Il sesto pilastro è l’integrità personale. Quest'ultima tappa, infine, ci costringe a rivedere tutto quello che abbiamo fatto finora e a chiederci “È in linea con i miei valori e con ciò in cui credo?”.
Avere una vita di successi ed essere amato da tutti diventano pressoché nulli se si realizza la propria idea di sé senza rispettare i valori. Ne consegue un forte senso di insoddisfazione e delusione verso se stessi e un basso livello di autostima.

Questi erano i sei pilastri dell’autostima. Come abbiamo visto, l’autostima è un percorso, e in quanto tale cambia. Sarà nostra responsabilità scegliere in che modo vogliamo percorrerlo. Queste sono delle pratiche che ognuno di noi dovrebbe far diventare delle abitudini per poter avere un rapporto sano con se stesso.


Se vuoi approfondire ti rimandiamo al libro "I sei pilastri dell’Autostima" di Nathaniel Branden


venerdì 14 dicembre 2018

Kakebo: Il metodo giapponese per risparmiare soldi in casa

Il Kakebo è un metodo giapponese che promette di far risparmiare denaro ogni mese a chi lo usa. Secondo i giapponesi il trucco non è spendere meno, almeno non all'inizio, ma è l'essere consapevoli di come spendiamo i nostri soldi e in che cosa. Per farlo non c'è modo migliore di riportare in maniera scritta tutte le uscite. Molte persone infatti, pur stando attente al prezzo, si lasciano andare a compere compulsive e si ritrovano a spendere ogni giorno denaro in oggetti inutili.


Ecco come si fa in Giappone a tenere a bada il proprio conto e a risparmiare denaro ogni mese. 





Fondamentalmente si tratta di un libro dei conti di casa a cui i giapponesi affidano il proprio budget personale.

È stato inventato  nel 1904 dalla giornalista Motoko Hani e ancora oggi è usato da molte persone che tengono regolarmente in casa un libro del genere. Sulle sue pagine si annotato tutte le entrate e le uscite: lo scopo principale di questa trascrizione è far riflettere sulle proprie abitudini di spesa e migliorare la gestione delle finanze, eliminando tutto ciò che si rivela inutile. Non è facile individuare il superfluo se non si procede ad un'analisi attenta e soprattutto scritta. 

Come funziona il Kakebo.

Ecco come deve essere usato "il libro dei conti di casa". 


  • All'inizio di ogni mese si scrive da cosa si parte, quindi il budget iniziale e le spese fisse che già si sa di dover sostenere. Si appunta inoltre la somma che si intende risparmiare ed eventuali buoni propositi (smettere di fumare, cercare un benzinaio economico nelle vicinanze...).
  • Ogni giorno si devono annotare le spese, ognuna riportata in una casella ben precisa.
  • A fine mese si esegue il bilancio e si traggono considerazioni di com'è andata: se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati e se si è riusciti a mettere da parte la somma indicata all'inizio del mese. Il bilancio non è solo quantitativo ma soprattutto qualitativo: comprendere in cosa non si è riusciti o quale errore è stato commesso consente di poter fare meglio il prossimo mese. Il segreto è la consapevolezza! 


Per i giapponesi curare il Kakebo è un modo per scacciare lo stress e la negatività derivati dalla cattiva gestione finanziaria.

Tenere un diario simile sviluppa l'autodisciplina e la conoscenza di sé: purtroppo è molto facile spendere soldi inavvertitamente e nella maggioranza dei casi neanche ci si rende conto di farlo. Il trucco per non cadere più nel tranello è scrivere manualmente (e non in maniera digitale!) le uscite e le entrate.

Improvvisamente vi balzerà in testa il motivo per cui non riuscite mai a risparmiare denaro e dove vanno a finire i soldi che avete all'inizio del mese. 

Kakebo è davvero una buona idea, chi lo proverà un solo mese non potrà più farne a meno! 








FONTE: https://www.curioctopus.guru

lunedì 10 dicembre 2018

STORIA tratta da un Testo Sacro che ILLUMINA la COSCIENZA e RISVEGLIA

SRI TRIPURA RAHASYA è una Sacra Scrittura dell'India, ed è un opera fondamentale, una delle poche di cui si possa affermare che è sufficiente leggerla per contemplarne gli insegnamenti e realizzare la Realtà Ultima. 




Per un vero cercatore, questa fondamentale e preziosa scrittura è un raro gioiello che porta con sé il dono della rivelazione secondo la quale è possibile svegliarsi dall'incubo della sofferenza, del conflitto e della disperazione, per scoprire la propria vera natura, che è Libertà, Pace e Beatitudine.

Ora preparatevi alla lettura di una parte di questo Sacro Testo il quale se contemplato, riletto ripetutamente può portarvi a sperimentare l'immensa Verità che vi è qui descritta in maniera chiara. Facendo anche capire quanto è importante la presenza di una persona Sveglia vicino a noi, proprio come vedrete alla fine di questo testo. Ricercare la compagnia dei Saggi, di un Maestro o di un Essere Liberato è quello che conduce noi stessi a divenire come Loro. Questo libro non è solo una conoscenza Orientale ma si può trovare anche negli insegnamenti Occidentali, perché la Verità è sempre stata UNA e la chiave per raggiungerla è sempre il silenzio che ci conduce oltre la mente e le illusioni. Buona lettura.

La realizzazione del Nirvikalpa Samadhi



Principe realizza con mente silente la tua vera natura, che è l'Unica, Pura, Indivisa Coscienza, che soggiace alla mente irrequieta, che è composta dall'intero universo in tutta la sua diversità. Se si è stabili in quella fondamentale base dell'universo, il Sé, si diventa il Sé.

Ti esporrò il modo per conseguirlo. Ti assicuro, tu in questo modo realizzerai Quello. Analizza con una mente silente e immobile lo stato tra il sonno e la veglia, l'intervallo tra il riconoscimento di un oggetto ed un altro o l'intervallo tra due pensieri. 

Questo è il tuo vero Sé, dimorando nel quale non si è più illusi. Inconsapevoli di questa verità, le persone sono diventate eredi del dolore. In quella Trascendenza, che è il sostegno di tutto, non c'è forma, non c'è gusto, non c'è odorato, non c'è tatto, non c'è suono, non c'è dolore, non c'è piacere e non c'è l'atto di guadagnare, né l'oggetto guadagnato. Pur essendo la sorgente di tutto, è al di là di tutto: è il Supremo Signore, il Creatore, il Sostenitore, il Distruttore dell'universo, l'Essere Eterno.

Che un cercatore non lasci che la mente si diriga all'esterno, la rivolga all'interno, la controlli appena un pò e rimanga consapevole del Sé, ricordando sempre che colui che cerca è il cercato, il Sé. 

Libero anche dal pensiero "io percepisco" rimani IMMOBILE. Ciò che trascende il visto e il non-visto: Quello tu sei. Il tempo è breve, affrettati.

Il principe Hemachuda seguì le istruzioni di sua moglie e rimase a lungo pacifico, inconsapevole di qualunque altra cosa al di fuori di Sé. 


LA SUPREMA REALIZZAZIONE


La principessa Hamaleka notò che suo marito si era stabilito nella suprema pace e non lo disturbò. Dopo un'ora e mezza egli aprì gli occhi e vide sua moglie accanto a sé. Bramoso di ritornare ancora una volta in quello stato, richiuse gli occhi, ma immediatamente Hemaleka lo prese per mano e gli chiese dolcemente: 
"Mio Signore, dimmi, cosa intendi fare? Che cos'hai ottenuto dopo avere chiuso gli occhi o che cosa hai perduto nell'aprirli? Mi piacerebbe ascoltare da te la tua esperienza. Dimmi che cosa accade con gli occhi chiusi o con gli occhi aperti"

Sotto la pressione di questa richiesta, egli sembrava ubriaco e rispose con languida riluttanza: 
"Mia cara, per la prima volta in vita mia ho trovato una pura immacolata felicità. Non riesco a trovare la minima soddisfazione nelle attività del mondo, poiché il dolore aumenta quando esse terminano. Ne ho abbastanza! Sono prive di gusto. E' un peccato che le persone non siano consapevoli della beatitudine del loro Sé! Proprio come un uomo che va a mendicare, ignorando il tesoro che ha sotto il suo pavimento, così io ho rincorso i piaceri sensoriali, inconsapevole dell'illimitato oceano della beatitudine che era all'interno di me. I perseguimenti mondani sono carichi di miseria, i piaceri sono transitori. Ero così infatuato che li ho scambiati per piaceri duraturi e, pur essendo spesso pieno d'angoscia, non cessavo di inseguirli ripetutamente. Gli uomini sono sciocchi, incapaci di discriminare tra il piacere e il dolore: cercano i piaceri, ma trovano la sofferenza. Basta con queste attività che aumentano solo il desiderio di raggiungimenti illusori! Mia cara, ti prego con le mani giunte: lasciami ritornare nella pace del mio beatifico Sé. Ho pietà di te, che pur conoscendo questo stato non rimani in esso e sei sempre impegnata nelle vane attività del mondo".
A queste parole, la saggia ragazza sorrise gentilmente e gli disse: 

"O signore, non sembri conoscere il più alto stato, avendo raggiunto il quale il saggio ha trasceso la dualità e non è mai confuso. Quello stato è lontano da te come il cielo lo è dalla Terra. La tua limitata saggezza è come se non fosse tale, poiché non è stabile, ma rimane condizionata dall'aprire e dal chiudere gli occhi. La perfezione non può dipendere dall'attività o dalla inattività, dalla rinuncia o dal vivere nel mondo.Come può essere perfetto quello stato se una attività mentale o fisica lo può influenzare, o se scompare aprendo gli occhi?Inoltre, come può essere perfetto se è localizzato solo all'interno? Com'è ridicolo pensare che le tue palpebre, lunghe due centimetri, possano rinchiudere quell'espansione in cui milioni di mondi ruotano in un Suo piccolo angolo! Ascolta, principe: finché i nodi dell'ignoranza non sono completamente tagliati, la Conoscenza non può essere realizzata. Questi nodi sono milioni, sono creati dai vincoli dell'illusione e non sono altro che l'ignoranza del Sé. Questi nodi danno origine a idee erronee, la principale della quali è l'identificazione del corpo con il Sé, che a sua volta dà origine al perenne flusso di gioia e miseria nella forma del ciclo di nascite e morti.Il secondo nodo è la differenziazione del mondo dal Sé che, essendo Coscienza, è lo specchio sul quale i fenomeni sono semplicemente riflessi. Lo stesso avviene con gli altri nodi, che includono la differenziazione degli esseri tra loro e dal Sé universale. Hanno avuto origine in tempi immemorabili e ricorrono con l'ininterrotta ignoranza. L'uomo non è definitivamente riscattato fino a quando non si è liberato da questi innumerevoli nodi dell'ignoranza. Lo stato di perfezione che è raggiunto dopo aver chiuso gli occhi non può essere la totale Verità, poiché il Sé che hai sperimentato come trascendente ogni altra cosa, quella Pura Coscienza, è anche il magnifico specchio in cui si riflettono i mondi che sorgono in Esso. Ogni cosa vi è contenuta: un riflesso non può esistere senza lo specchio. Qualunque cosa ti sia nota, è conosciuta attraverso quella Coscienza. Anche se può essere considerata in un altro luogo e in un tempo diverso, è comunque ancora all'interno della tua coscienza. Persino ciò che è considerato sconosciuto a quella Intelligenza, è tale in virtù di Essa. Non può esistere nulla che non sia in quella Coscienza, proprio come non può esservi riflesso senza una superficie che riflette. Perciò, la tua convinzione: "Lo perderò aprendo gli occhi" è in se stessa un nodo di ignoranza che attende di essere tagliato. Lo stato felice raggiunto dai movimenti delle tue palpebre non può in effetti essere perfetto, perché è certamente intermittente e non stabile. C'è qualche luogo, mio signore, dove non si manifesterà lo splendore originato dal fuoco che infuria alla dissoluzione dell'universo? Tutto si risolverà in quel fuoco e non rimarrà nessun residuo. Similmente, anche il fuoco della realizzazione brucerà ogni senso di dovere, finché per te non resterà più nulla da fare né da raggiungere.Sii forte, sradica i tuoi pensieri e taglia i nodi profondamente radicati nel tuo cuore e cioè raggiungerò, non sono questo, questo è il non Sé e altre simili idee. Scopri ovunque l'Unico, Indiviso, Eterno e Beatifico Sé e osserva anche l'intero universo riflesso mentre sorge e decade nel Sé. Vedi il Sé sia all'interno e tuttavia non considerate il sé all'interno come il veggente del Sé universale esterno, poiché sono entrambi la stessa cosa. Dimora nella pace del tuo vero Sé, privo di ogni fenomeno."


Alla fine del discorso di Hemaleka, la confusione di Hemachuda fu dispersa, cosicché egli divenne gradualmente ben stabilito nel perfetto Sé, privo di ogni distinzione interna ed esterna. Passo dopo passo, la sua realizzazione si stabilì perfettamente, dopo di che, sempre equanime, condusse una vita felice con Hemaleka e con gli altri. Governò sul suo regno e lo rese prospero, conquistò i suoi nemici in guerra, gioì dei vari piaceri, studiò le scritture e le insegnò agli altri, riempì la sua tesoreria, eseguì sacrifici pertinenti alla regalità e visse ancora a lungo come un jivanmukta.

Il re Muktachuda, avendo udito che suo figlio Hemachuda era divenuto un jivanmukta, consultò il suo secondo figlio, Manichuda. Entrambi furono d'accordo sul fatto che Hemachuda non era più come prima: era cambiato, non era toccato dai più grandi piaceri o dai peggiori dolori, trattava gli amici e i nemici allo stesso modo, era indifferente alla perdita e al guadagno, si impegnava come un uomo sempre ubriaco che portava avanti adeguatamente i suoi doveri, indipendentemente dal fatto di essere distaccato da essi.

Ponderarono la questione e si chiesero come fosse potuto accadere.
Quindi, un giorno, avvicinarono Hemachuda in privato e gli chiesero la ragione del suo cambiamento. Quando lo udirono parlare del suo stato, anch'essi desiderarono essere istruiti da lui e alla fine divennero dei jivanmukta come Hemachuda. A loro volta, i ministri furono desiderosi di conseguire quello stato e alla fine lo raggiunsero dopo adeguata istruzione del re. 

Così accadde anche con i cittadini, i commercianti, gli artigiani e ogni sorta di persone in quella città. Tutti loro guadagnarono la meta suprema della vita e trascesero ogni stato della mente e la consapevolezza del corpo. Anche i bambini e gli anziani non erano più trasportati dalle passioni.

Vi erano ancora transazioni mondane in quello stato ideale, poiché le persone recitavano consciamente le loro parti, come attori su un palcoscenico, in accordo con il resto della creazione

Le madri allattavano i figli discutendo della realtà assoluta e li cullavano con ninnananne che esprimevano la più alta Verità; i padroni e i loro servi svolgevano i loro rispettivi ruoli alla luce di quella Verità; gli attori intrattenevano la folla con recite che indicavano la Verità; i musicisti componevano soltanto canzoni che indicavano la Meta più alta; i buffoni di corte facevano caricature dell'ignoranza, ridicolizzandola; le scuole insegnavano ogni materia alla luce della Conoscenza Divina.

Tutto il regno era così composto solo di saggi e filosofi, che fossero uomini o donne, servi o padroni, attori o artigiani, ministri o cortigiane. Tuttavia, portavano avanti le loro professioni in armonia con la creazione.

Non si curavano mai di ricordare il passato o di speculare sul futuro con il fine di ottenere piacere o evitare il dolore, ma agivano nel presente rallegrandosi, piangendo o urlando come ubriachi, esaurendo tutte le loro tendenze latenti e così i loro ruoli.
Sanaka e altri rishi giunsero un giorno in quella città e la chiamarono Vidyanagara, la città della saggezza. Persino i pappagalli nelle loro gabbie pronunciavano parole di saggezza come:


 "Contempla il Sé come Pura Coscienza al di là del soggetto e dell'oggetto". 

Ciò che viene conosciuto non è diverso da quella Coscienza, come una serie di immagini riflesse in uno specchio. L'universo è l'Assoluta Coscienza; l'Assoluta coscienza è io, è tutto, il senziente e l'insenziente, il mobile e l'immobile. Ogni altra cosa è illuminata da Essa, mentre Essa stessa è autoluminosa. Perciò quelle persone che sono desiderose di porre fine alla loro ignoranza si allontanino dalla conoscenza illusoria e contemplino l'Assoluta Coscienza che illumina tutto il resto e che è anche il loro stesso Sé.
Questa illustre città, dove persino gli uccelli e gli animali esprimevano la Suprema Conoscenza, è famosa ancora oggi come la città della saggezza. 

Essa deve la sua reputazione alla saggia principessa Hemaleka, grazie al cui consiglio Hemachuda divenne un jivanmukta e, attraverso di lui, lo diventarono anche tutti gli altri.
Così vedi che la causa primaria della liberazione è il satsang, la compagnia dei saggi. 

Colui che aspira a conseguire la Meta ultima dovrebbe cercare tale compagnia.



domenica 9 dicembre 2018

13 COSE che le PERSONE mentalmente FORTI non fanno MAI

Non bisogna avere il fisico di Arnold Schwarzenegger per potersi dire forti: la nostra vera forza, infatti, è interiore, e nessuno potrebbe dire il contrario.




Tuttavia, non molti sanno forse che essa si manifesta non tanto in ciò che facciamo, ma in ciò che non facciamo. Questo è quanto la psicoterapeuta Amy Morin afferma nel celebre libro "13 things mentally strong people don't do".

Non solo la forza mentale è un approccio costituito da "tre punte" - pensieri, comportamenti ed emozioni -, ma si rivela chiaramente in queste 13 cose che le persone che ne sono dotate non fanno: 


1. Non perdono tempo ad autocommiserarsi. 


Indulgere nell'autocommiserazione è una perdita di tempo che crea emozioni negative e danneggia le relazioni: in breve, ci impedisce di vivere pienamente. La chiave è "affermare il bene nel mondo e inizierai ad apprezzare ciò che hai", sostituendola con la gratitudine.


2. Non danno via il loro potere. 



In mancanza di confini fisici ed emotivi tra sé e gli altri, si può finire per perdere il controllo delle proprie azioni a beneficio di altri, che definiscono il tuo successo e la tua autostima. È importante, quindi, mantenersi saldamente ancorati ai propri obiettivi ed operare per realizzarli.


3. Non evitano il cambiamento. 



Fare cambiamenti può essere spaventoso, ma è necessario per crescere
Le persone forti accettano e vivono i cinque passaggi del cambiamento - pre-contemplazione, contemplazione, preparazione, azione e mantenimento.


4. Non si concentrano su cose che non possono controllare. 



La tendenza a voler avere tutto sotto controllo è probabilmente una risposta all'ansia, che può renderci difficile la vita. Meglio spostare l'attenzione da noi all'ambiente, concentrandoci su ciò che possiamo fare, ovvero su ciò di cui abbiamo realmente il controllo.


5. Non si preoccupano di piacere a tutti. 



Per quattro buone ragioni: è una perdita di tempo; i gusti delle persone sono facilmente manipolabili; non c'è niente di male nel fatto che gli altri si sentano arrabbiati o delusi; non si può né si deve accontentare tutti.


6. Non temono di prendere rischi calcolati. 



"La mancanza di conoscenza su come calcolare il rischio porta ad un aumento della paura", scrive Morin. Meglio ponderare il rischio attraverso semplici domande, quali: 
  • Quali sono i costi ed i benefici potenziali?
  • Come mi aiuterà a raggiungere il mio obiettivo?
  • Quali sono le alternative?
  • Quale sarebbe lo scenario migliore? Ed il peggiore?
  • Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere e come potrei evitarla?
  • Quanto sarà importante questa decisione tra cinque anni?

7. Non si soffermano sul passato. 


È giusto riflettere sulle lezioni apprese del passato, considerando i fatti piuttosto che le emozioni, soprattutto da una nuova prospettiva. Tuttavia, indugiare troppo sul passato può essere autodistruttivo, perché impedisce di godere del presente e di pianificare il futuro.

8. Non perseverano nello stesso errore. 


Le persone mentalmente forti accettano i propri sbagli, riflettono su cosa è andato storto, cosa avrebbero potuto fare meglio, immaginando un'alternativa per evitare di ripeterlo in futuro.


9. Non si risentono del successo degli altri.


Il risentimento è rabbia repressa, che non aiuta a raggiungere il proprio successo, bensì ce ne allontana.

10. Non si arrendono al primo fallimento. 


Risollevarsi dopo una sconfitta rende più forti: il successo, infatti non è facile da raggiungere né immediato. È bene allora accettare la possibilità del fallimento, e andare avanti.

11. Non temono la solitudine. 


Il processo per sviluppare forza mentale richiede una pausa dalla frenesia della vita quotidiana per potersi concentrarsi sulla propria crescita interiore. Saper stare in solitudine aumenta la produttività, la creatività, l'empatia, la salute mentale e permette di ritemprarsi.

12. Non pensano che il mondo sia in debito con loro. 


È facile arrabbiarsi col mondo per il proprio insuccesso o disgrazie, ma la verità è che la vita non è equa. Il segreto sta nel concentrarsi sui tuoi sforzi, accettare le critiche, riconoscere i tuoi difetti e non confrontarsi in maniera competitiva con tutti. 


13. Non si attendono risultati immediati. 


È necessario avere aspettative realistiche ed essere consapevoli che il successo non avviene in maniera rapida. Le persone mentalmente deboli sono spesso impazienti, sopravvalutano le loro capacità e sottovalutano quanto tempo impiegano i cambiamenti. 


  • Se sei interessato ad approfondire di più trovi il libro di Amy Morin qui sotto:






FONTE


venerdì 7 dicembre 2018

TEST TIBETANO che svela la tua PERSONALITA' in sole 3 DOMANDE

Un semplice test della personalità, chiamato test tibetano, rivela in sole 3 domande come ti senti in questo momento della tua vita e come sono le tue relazioni con gli altri. 




I monaci tibetani sono conosciuti in tutto il mondo per la loro saggezza
Scopri se questo test può svelare qualcosa sulla tua personalità che ancora non sai. Ti consigliamo di munirti di carta e penna o comunque qualcosa su cui scrivere le risposte.

INIZIAMO:


1) Metti in ordine gli animali


La prima richiesta di questo test di personalità è molto semplice. Immagina di avere questi 5 animali di fronte a te e ordinali in base alle tue preferenze, senza pensarci su troppo. Scrivi la tua classifica e tienila da parte.


  • Mucca
  • Tigre
  • Capretto
  • Cavallo
  • Maialino



2) Descrizione con aggettivi


Per ognuno dei seguenti elementi indica gli aggettivi che sceglieresti per descriverli e annotali su un foglio per ricordarli.


  • Cane
  • Gatto
  • Topo
  • Tazzina di caffè
  • Mare


3) Associa colori e persone


A ciascuno dei seguenti colori associa una persona importante della tua vita. Visualizza ciascun colore e assegnalo alla persona che preferisci.


  • Giallo
  • Arancione
  • Rosso
  • Bianco
  • Verde



Adesso interpreta le tue risposte :


  • Consulta queste liste per interpretare le tue risposte al test tibetano della personalità.



Mucca: rappresenta la tua carriera professionale

Tigre: rappresenta il tuo ego e l’orgoglio

Capretto: rappresenta la persona che ami

Cavallo: rappresenta la tua famiglia

Maialino: rappresenta il denaro e i beni materiali


  • Gli aggettivi che hai scelto si riferiscono a diversi aspetti della tua vita


La descrizione del cane rappresenta la tua personalità

La descrizione del gatto corrisponde alla personalità del partner

La descrizione del topo corrisponde alla personalità dei tuoi nemici

La descrizione della tazzina di caffè è la tua interpretazione del sesso e della passione

La descrizione del mare rappresenta ciò che pensi della tua vita


  • Ogni colore indica ciò che quella persona rappresenta per te



Giallo: è una persona che ha segnato molto la tua vita

Arancione: è un vero amico, una persona di fiducia

Rosso: è una persona che desideri o ammiri

Bianco: è la tua anima gemella o qualcuno con cui ti identifichi

Verde: è una persona che ti dona molta energia o che ti calma quando ne hai bisogno


Siete d’accordo con i risultati del test che avete ottenuto?

Fatecelo sapere nei commenti!!!


ASCOLTARE la gente che si LAMENTA sempre toglie ENERGIE

Lo stile di vita moderno è così esigente in ogni ambito che, inevitabilmente, almeno una volta ci siamo lamentati tutti di ciò che avremmo dovuto affrontare. Sebbene sia una reazione naturale che permette di liberare la tensione in situazioni complesse e dolorose a volte, senza rendercene conto chi si lamenta sempre si trasforma in un ladro di energie.



Nonostante non sia una cosa negativa provare empatia nei confronti di una persona a noi cara che sta male, ascoltare sentire lamentele tutto il giorno è più dannoso di quanto possiamo pensare. 

Questo comportamento diventa talmente tossico e manipolatore da farci credere di essere egoisti o insensibili per il semplice fatto di non essere più disposti ad ascoltare.
Per questo motivo, è importante saperlo identificare, conoscere gli effetti della sua negatività nelle proprie vite e cosa fare al riguardo.


Il profilo di una persona che si lamenta sempre

Una persona che si lamenta di continuo rinnega la sua vita, si mostra sempre vittima delle circostanze e, soprattutto, non fa nulla per cambiare quello che la tormenta. 

Sebbene all’inizio possa sembrarvi normale, con il passare del tempo, vi renderete conto che le lamentele sorgono più perché fanno parte del modo di essere di questa persona che per una reale situazione difficile.

Diventano un vero e proprio atto, cosciente o incosciente, di manipolazione con il quale la persona cerca di generare colpa, compassione o solidarietà, quasi sempre per non assumersi le proprie responsabilità.

Vi sentite subito in obbligo di aiutarla e di risolvere i suoi problemi o, perlomeno, asciugarle le lacrime.


Ascoltare la gente che si lamenta sempre: conseguenze

Il comportamento delle persone che si lamentano di continuo è così negativo che, all’improvviso, iniziate a sentirvi più sovraccaricati del dovuto. 

Sebbene sappiate consigliarle ed aiutarle, essere disposti a sopportare il loro modo di essere, a poco a poco, vi toglierà una parte significativa di energie.

E, benché sia difficile notarlo, il cervello soffre dei cambiamenti in seguito alle emozioni generate dalle lamentele costanti dell’altra persona.

Sentimenti quali frustrazione, colpa e tristezza modificano alcuni processi che secernono ormoni nel cervello incrementando la tendenza ad avere:


  • Sbalzi d’umore.
  • Difficoltà nel risolvere i propri problemi.
  • Diminuzione della concentrazione.
  • Pensieri negativi.

Cosa fare per affrontare le persone che si lamentano sempre?

Nella vita non tutto va come l’avevamo previsto e ci troviamo speso ad affrontare sfide inattese. Ciò nonostante, non serve a nulla frustrarci o amareggiarci

Le energie che sprechiamo lamentandoci sono quelle delle quali abbiamo bisogno per superare le situazioni che ci sembrano un ostacolo.

Per questo motivo, oltre ad evitare di lamentarci troppo, è importantissimo capire che non siamo obbligati ad ascoltare ed aiutare chi lo fa.

Non possiamo pretendere di risolvere i problemi altrui quando, invece, abbiamo bisogno trovare una soluzione ai nostri. 






Allora, cosa fare?



1. Prendere le distanze

Sempre nei limiti del possibile, cerchiamo di allontanarci da queste persone il più possibile, in quanto cercheranno di manipolarci con il loro comportamento. 
Meno attenzioni dedicheremo loro, prima capiranno che non siamo disposti a sprecare le nostre energie ascoltando i loro pensieri negativi.


2. Fargli capire che il problema è il loro e non nostro

Anche se decidiamo di ascoltare le loro lamentele, facciamo capire a queste persone che i loro problemi scaturiscono dal loro modo di pensare
Evitiamo di farci prendere troppo dalla situazione e diamo alla persona consigli per risolvere la situazione da sola e con i suoi mezzi.


3. Non mostrarsi deboli

Dato che queste persone manipolano con i loro comportamenti, è importante mettere dei limiti e far capire loro che non siamo disposti ad aiutarle per qualsiasi problema ci presentino. Sebbene a volte l’empatia sia inevitabile, dobbiamo tenere la situazione sotto controllo in modo da non dover sentire la necessità di aiutare quando non ne abbiamo le competenze.


4. Stabilire dei limiti

Abbiamo il diritto di evitare che una persona che si lamenta sempre non ci assilli con le sue tragedie e lamentele. Se siamo stanchi di ascoltare continuamente questi pensieri negativi e poveri di ogni logica, diciamo chiaramente che non ci fa piacere e che preferiamo non essere la spalla su cui piangere. 


Avete un amico o un parente che si lamenta sempre? Allora, è arrivato il momento di agire. Evitate di fare il suo stesso gioco perché, prima o poi, vedrete che la sua negatività inizierà a ripercuotersi sulla vostra vita.






Fonte: viverepiusani.it

martedì 4 dicembre 2018

I 5 Migliori ALIMENTI per la GHIANDOLA PINEALE

Se siete alla ricercatori spirituali o se state semplicemente cercando di ottenere un buon riposo notturno, è necessario avere una ghiandola pineale sana.



Come ben sapete (mi auguro) la ghiandola pineale secerne vari ormoni tra cui la melatonina, ormone che regola i nostri ritmi circadiani (il ciclo sonno-veglia) e alcuni ormoni sessuali (Per ulteriori approfondimenti leggi La GHIANDOLA PINEALE come ''sincronizzatore dei ritmi''


Come possiamo aiutare la nostra ghiandola pineale a funzionare al meglio delle sue capacità? 


Ci sono degli alimenti che più di altri contribuiscono al suo regolare funzionamento e alla sua "manutenzione" in quanto nel tempo questa tenderà a calcificarsi a causa di vari fattori tra cui l'alimentazione scorretta, l'inquinamento, lo stress ed in ultima analisi l'invecchiamento.

Inoltre la sovraesposizione al fluoro e al fosforo destabilizza l'equilibrio minerale del corpo. Questo fa sì che la ghiandola pineale tenda a calcificarsi rapidamente.

La risposta migliore alla domanda precedente è quella di eliminare i cibi spazzatura e limitare l'esposizione al fluoro. È necessario integrare cibi crudi, cibi sani per aiutare a decalcificare e sostenere la ghiandola pineale.


Vediamo quindi quali sono i migliori 5 alimenti per la ghiandola pineale.


1. Olio essenziale di Origano

Le ricerche affermano che l'olio di origano è un potente strumento contro i microbi e altri organismi nocivi. Con il supporto della funzione immunitaria, il  corpo rimuoverà con maggiore successo organismi nocivi prima di poter attaccare i tessuti come la ghiandola pineale. Questo riduce notevolmente la possibilità della calcificazione della ghiandola. Inoltre, l'olio di origano purifica tutto il corpo in modo da poter godere di una salute migliore.



2. Aceto di mele

L'aceto di mele crudo contiene acido malico. Questo composto chimico da all'aceto il suo sapore acidulo ed ha una azione chelante e disintossicante per l'organismo. L'acido malico infatti è ben noto per la sua capacità di rimuovere l'alluminio dal corpo umano. Ha anche ulteriori benefici per la salute quali ad esempio: scioglie i calcoli renali, allevia la gotta, abbassare la pressione sanguigna e il bilancia i dei livelli di glucosio.
Il modo più semplice per prendere l'aceto di mele crudo è quello di mescolare una tazza di acqua con un cucchiaio o due di aceto e miele grezzo.


Aceto di Mele
Crudo, non filtrato
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 2,47

3. Iodio.

Il Fluoruro proveniente dalla maggior parte della nostra acqua si deposita nella nostra ghiandola pineale. Lo iodio è essenziale per ogni organo del corpo, ma le moderne carenze di iodio lasciano spazio al cugino elementare dello iodio,il fluoro, il quale prende il suo posto. Il corpo umano non ha bisogno di fluoro,  così il corpo lo isola in un guscio di calcio. Aumentare l'apporto di iodio riduce l'effetto del fluoruro su tutti i tuoi organi. È possibile ottenerlo da fonti alimentari organiche come spinaci, broccoli, alghe e pesce.

4.  Barbabietole.

Le barbabietole, caratterizzate dall'intenso colore rosso scuro, contengono boro. Questo elemento è utile ad equilibrare l'assunzione del calcio e a rimuovere i metalli pesanti e altri composti, come il fluoruro. Le barbabietole sono anche ricche di vitamine del gruppo B che contribuiscono a sostenere l'energia e favorire la salute cellulare.

5. Clorella e Spirulina

Clorella e spirulina sono ottimi cibi ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti.
Questi e altri supercibi ricchi di clorofilla eliminano le tossine e i metalli pesanti  che si accumulano negli organi, aumentano i livelli di ossigeno, riparano il tessuto danneggiato, e rafforzano il sistema immunitario, aiutando il vostro corpo ad invertire la calcificazione della ghiandola pineale.



Per rinvigorire la ghiandola pineale, è necessario prima eliminare le fonti di fluoro e i cibi spazzatura. Altri alimenti come il coriandolo, l'aglio, il succo di limone e l'olio di cocco possono aiutare nella disintossicazione. In ogni caso è sempre consigliabile avere una dieta sana ed equilibrata.


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