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lunedì 9 gennaio 2017

I MIGLIORI METODI PER ATTIVARE LA GHIANDOLA PINEALE - TERZO OCCHIO

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il "congegno" più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce.


Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell'orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale, altri bioritmi). 
[ VEDI: LA GHIANDOLA PINEALE come ''sincronizzatore dei ritmi'' ]

Infatti l'ormone che secerne primariamente è la Melatonina, sostanza nota perchè associata appunto alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento.

[ VEDI: MELATONINA - L'ORMONE DEL SOGNO ]

In genere la produzione ormonale è massima, sia pur ridotta rispetto al suo potenziale, nei primi anni di vita per poi scemare gradualmente dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45, limitandosi quasi esclusivamente alle funzioni sopra menzionate. Dopo il settimo anno di età vi si depositano spesso dei minerali (calcificazione) che la rendono visibile ai raggi X. Riceve informazioni sul mondo esterno dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi trasmessi dalla retina ed elaborati dall'ipotalamo. Viene chiamata anche il "terzo occhio" poiché, secondo antiche credenze allegoriche, una volta attivata diviene l'interfaccia con la nostra coscienza conferendo la "vista interiore", cioè il dono di ripercorrere le precedenti esistenze e riepilogare il rapporto karmico che conduce alla reincarnazione, oltre alla capacità di identificarsi con il Principio vitale cosmico e di accedere ad una moltitudine di poteri psichici.

Per il suo fascino è da sempre oggetto di studi ma, anche per la sua complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati dalle civiltà più avanzate. 

Benefici oggi perduti assieme alla conoscenza di quei popoli. Tuttavia sono stati rinvenuti numerosi manufatti che narrano dei poteri del terzo occhio in tutte le culture antiche conosciute come, ad esempio, nella cultura egizia, nel buddismo e anche nel cristianesimo, dove esistono citazioni di filosofi e nei vangeli (apocrifi e non) sullo stato di illuminazione derivante dalla sua apertura. Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite. Anticamente si credeva che queste speciali facoltà fossero riservate esclusivamente ad esseri superiori, illuminati, in contatto con Dio. 
Ma non è così. 
La melatonina è un trasduttore neurochimico e fu scoperta e isolata nel 1956 da Aaron Lerner. La sintesi della melatonina avviene nella ghiandola pineale, funzionalmente alla quantità di luce rilevata (anche in caso di cecità) attraverso gli occhi, partendo da una sostanza che introduciamo con l'alimentazione: il triptofano. Grazie a enzimi specifici, questo viene convertito prima in serotonina poi in melatonina. La produzione di melatonina viene influenzata da un neurotrasmettitore, la noradrenalina, normalmente presente nel corpo in condizioni di luce e stress. Il noto effetto sedativo non è l'unico da prendere in considerazione, infatti, la melatonina, regola la produzione di altri ormoni, l'attività cellulare e la termoregolazione, stimola la produzione di anticorpi, combatte gli eccessi di colesterolo dannoso ed è un potente antiossidante.

Oggi si trova facilmente in commercio sotto forma di integratore (con effetti collaterali praticamente assenti) indicato soprattutto per contrastare l'invecchiamento oltre che a normalizzare gli effetti del jet-lag. Ma i prodigi della melatonina non si fermano qui. Oltre ad essere impiegata nelle terapie di alcuni tumori (vedi cura del Prof. Di Bella), recenti studi scientifici sembrano dimostrare che determinate concentrazioni di questo ormone possono portare nel tempo ad uno stato di coscienza più elevato. Gli studi non sono ancora conclusi e potrebbe emergere molto altro ancora in futuro. Si può dire che, per il marketing e la medicina ufficiale, la melatonina sia l'ormone della giovinezza e del buon sonno, mentre, per il ricercatore spirituale, quello della consapevolezza.

Ovviamente è sempre stata vista come un ostacolo dalle aziende farmaceutiche produttrici di psicofarmaci che, trovandosi di fronte ad una sostanza priva di effetti nocivi e impossibile da brevettare perchè di origine naturale, hanno assistito, negli ultimi tempi, ad un notevole calo delle vendite. 

Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà illuminanti.

Il DMT (dimetiltriptammina) e la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma intensità elevata. Questo neurormone permette il distacco dall'ego, l'espansione della coscienza e l'interazione con altre dimensioni. Studi condotti negli anni '50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressoché costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone comuni il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno. 

La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre all'induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In sostanza, libera l'accesso alla coscienza mentre sogniamo superando i filtri della mente. La nostra necessità di "ricaricarci" in dimensioni più elevate durante il sonno profondo è quindi gestita da specifici ormoni pineali. È dunque possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente per interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri individui (si ricorda l'esperimento di Aspect del 1982)?

L'utilizzo di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono un'iperattività pinealinica, ha da sempre interessato l'uomo e influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di evasione, ma soprattutto per l'alterazione di coscienza che procuravano, una sorta di scorciatoia per congiungersi con il piano divino onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi vedici, a cui si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri.


In sintesi la ghiandola pineale:


– Produce la melatonina ormone che regola la qualità e la durata del sonno durante la notte.
– Secerne serotonina durante il giorno, che è di fondamentale importanza per i nostri livelli di umore e di energia.
– Regola sia i ritmi circadiani e le fasi di sonno-veglia.
– Determina il funzionamento degli ormoni, i livelli di stress e le prestazioni fisiche.


Ma come possiamo stimolare ed attivare la Ghiandola Pineale?

Scopriamolo insieme:

- DORMIRE IN COMPLETA OSCURITA’

La produzione di melatonina avviene al buio, quindi se si rimane svegli fino a tardi davanti al monitor o con le luci accese viene inibita la pineale. Dormire in completa oscurità aiuta la ghiandola pineale a produrre sufficiente melatonina per garantire un buon sonno ristoratore. È bene quindi evitare dispositivi retroilluminati come cellulari, tablet, monitor di computer e tv. Una caratteristica da tener presente deriva dall’attenta osservazione di una procedura delle Scuole Iniziatiche: costringere gli studenti a soggiornare almeno tre giorni in una grotta al buio più assoluto per risvegliare la pineale.

La produzione di melatonina inizia alle 21, raggiunge il picco all’1 e finisce un pò prima delle prime luci del mattino, come mostrato in questa figura redatta dallo studioso della pineale, il Dott. Walter Pierpaoli autore del libro La Chiave della Vita in cui tratta e spiega appunto della pineale alla luce delle sue ricerche scientifiche.


- ESPORSI AL SOLE

L’esposizione al sole favorisce la produzione di serotonina che è la sostanza di cui la pineale necessità per produrre la melatonina. La serotonina è responsabile del buon umore e migliora i livelli di energia. Anche praticare il Sun Gazing (guardare il sole per 2 secondi entro i primi 15 minuti di alba e tramonto) E' un ottimo modo per stimolare la pineale, dato che essa è come un terzo occhio nel mezzo del cervello, con tessuti retinici e una propria sensibilità alla luce.


- MEDITAZIONE

La meditazione attiva l’energia bioelettrica necessaria per la ghiandola pineale. 


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- IL PROBLEMA DELLA CALCIFICAZIONE

La calcificazione è il problema più grande per la ghiandola pineale ed è principalmente dovuto al calcio e fluoro inorganici. Il fluoruro si accumula nella ghiandola pineale più di qualsiasi altro organo e porta alla formazione di cristalli di fosfato che induriscono la ghiandola pineale riducendo così la produzione di melatonina. Come si decalcifica la ghiandola pineale?
Un alimento consigliato è il frutto del tamarindo e l’assunzione di zeolite. Eliminare il fluoro può ridurre drasticamente i problemi di salute: utilizzare un dentifricio senza fluoro, evitare l’acqua del rubinetto e preferire un’acqua a basso residuo fisso, consumare curcuma che aiuta ad espellere il fluoro. Eliminare il calcio inorganico avviene bevendo acqua a basso residuo fisso. Senza abbastanza vitamina D infatti il calcio non diventa biodisponibile e calcifica nei tessuti umani tra i quali la ghiandola pineale. Anche MSM e il coriandolo vengono di solito consigliati per purificare la ghiandola pineale. Mangiare alimenti ricchi di iodio o prendere integratori di iodio colloidale per ottenere il miglior risultato.

- RIDERE


Ricercatori giapponesi hanno scoperto che ridere la sera incoraggia il corpo a produrre più melatonina. I ricercatori misurarono i livelli di melatonina nel latte delle donne prima e dopo averle fatte assistere ad un video di una comica fra le più esilaranti di Charlie Chaplin, poi confrontarono i rilievi con quelli eseguiti prima e dopo che le donne avevano assistito alle previsioni del tempo. Risultò che la comica di Charlot, accompagnata da numerose risate, aveva notevolmente innalzato la concentrazione di melatonina nel latte materno, mentre le previsioni del tempo non avevano influito sull’ormone della pineale. Quindi film divertenti, serate in compagnia di buoni amici e fare yoga della risata sono degli ottimi modi. Anche fare una lotta di solletico col proprio partner.

- TEMPERATURA CORPOREA ALTA

La melatonina contribuisce a regolare la temperatura interna del corpo, e quando il nostro corpo è a 35,5 o 36 °C significa che la pineale non sta funzionando come dovrebbe, è quindi necessario aumentare la temperatura. La bassa temperatura corporea è legata ad una predominanza del sistema nervoso simpatico che inibisce le secrezioni della pineale favorendo invece gli ormoni dello stress e della tensione. E’ quindi importate avere una temperatura corporea più alta per far funzionare la pineale: 36,8 – 37 ,1°C è una temperatura ottimale come afferma il medico giapponese Masashi Saito, famoso per il suo libro Aumenta la Temperatura del Corpo e Recupera la Salute. Fare esercizio fisico, dei bagni caldi, sauna, consumo di grassi e zuppe calde favoriscono l’aumento della temperatura corporea.  La febbre è un ottimo strumento che usa il corpo per riattivarsi e potenziarsi. La febbre cambia anche lo stato psichico in quanto muta il metabolismo ossidativo del cervello e la percezione del mondo dentro e fuori di noi. Purtroppo si parla poco e a sproposito della termoregolazione, meccanismo fondamentale degli organismi omeotermi ai quali l’uomo appartiene. L’elevazione della temperatura corporea, se si mantiene nei limiti accettabili (37-39°C), ha effetti benefici non solo sul corpo (immunizzazione), ma anche sulla psiche. Infatti lo “sfebbrato” di un tempo nel quale non esistevano antibiotici e antipiretici, si sentiva “rigenerato” e come rinato, in quanto l’uscita dalla malattia segnava anche un ritorno a nuova vita.

- AMORE

Nel cuore che ama, la produzione endocrina si orienta di preferenza in termini di ormone natriuretico atriale (ANP), il quale stimola sia la ghiandola pineale che la ghiandola coccigea, attiva il sistema parasimpatico, induce immunostimolazione ed espleta pertanto effetto antitumorale. E’ stato riscontrato che quando si prova un sentimento di amore e di connessione con il creato aumenta la produzione dell’ormone ANP che permette la stimolazione dell’epifisi (pineale), al contrario se si provano sentimenti negativi di divisione, odio, rabbia, si limita la produzione di ANP a favore dell’endotelina-1 che inibiscono la pineale.


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2 commenti:

  1. Buongiorno, il mio nick nel mondo virtuale è Silvia, mi ha segnalato questo blog un caro amico, molto interessante. Riguardo la ghiandola di cui si parla in questo post pare che essendo un catalizzatore psicorganico, assorbe l'elettrosmog e per un buon disinquinante è il sale rosa Hymaliano. Lo si trova anche nei supermercati, ne basta di meno e comunque fa meno male ed in più ha questa proprietà. Me lo ripete spesso il mio insegnante di tai ci che insegnava in una scuola proprio da quelle parti. Lo imparò dai suoi allievi che a loro volta lo hanno imparato dai nonni. Appunti di viaggio tra viaggiatori, buon viaggio dunque agli autori del blog ed ai loro lettori.

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  2. Grazie mille del bellissimo articolo e spero ti fara' piacere sapere al riguardo che Umashankar Yogi verra' in italia a luglio in toscana a fare un seminario sullo "Yoga del Sole" che include anche il sungazing .
    su www.sunyoga.info trvi maggior informazioni .grazie
    ciao Angelo

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