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sabato 10 ottobre 2015

Osserva la tua mente e rifletti

Chiudi gli occhi ed immagina che la tua mente sia una stazione ferroviaria, una di quelle stazioni molto, molto trafficate e piene di treni che vanno e vengono in continuazione....


I treni sono i tuoi pensieri e se impari ad osservare la tua mente, vedrai che essa è molto simile ad una stazione ferroviaria e i tuoi pensieri sono molto simili ai treni che vanno e vengono, noterai che arrivano, sostano per un momento poi vanno e lasciano il posto ad un altro, poi ad un altro ancora e così via senza fermarsi mai. 

Osserva con attenzione e rimani così per quanto tempo vuoi.

Come hai sicuramente potuto constatare questo continuo lavoro della nostra mente produce uno spreco enorme di energie sulle quali non abbiamo nessuna gestione. E’ il caos assoluto ed è anche il modo in cui vivono la stragrande maggioranza delle persone.

Anche quando vogliamo fermare il traffico dei nostri pensieri e fare silenzio questo diventa impossibile e la mente diventa la nostra tortura, nessuno è così bravo nel torturarci! Non è vero?

Il pensiero è uno strumento e come tale dovrebbe essere usato


Se noi abbiamo bisogno di un coltello per tagliare il pane lo usiamo, tagliamo il pane e poi lo riponiamo, giusto? Allora! Perché non fare altrettanto con i pensieri? 
Quando abbiamo bisogno di uno strumento lo usiamo e poi lo riponiamo al suo posto, non continuiamo ad usarlo quando non ci serve più! 
Questo è quello che dovremmo fare anche con i pensieri e la mente, usarli quando servono e poi basta!

Gli illuminati, altro non sono che persone che hanno imparato ad usare il proprio pensiero solo quando gli necessita e poi, per il resto del tempo semplicemente non pensano. Essi sono persone pacifiche e serene, ma questa serenità e radiosità gli è data dal fatto che non pensando vivono in uno stato di pace continuo, senza nessun tipo di conflitto.


Pensaci bene, se non pensi puoi dire di soffrire?


Se non vai con i pensieri al tuo passato puoi dire di sentirti infelice per quello che non hai avuto o che hai subito?
Quindi le sofferenze che noi ci propiniamo continuamente sono solo pensieri, non è vero?

Soffriamo perché ci identifichiamo con i nostri pensieri, quell’identificarci è il problema. 

Faccio un esempio: quando guardiamo un film e ci identifichiamo con uno degli attori, cosa succede? Succede che siamo coinvolti in quello che il personaggio del film sta vivendo e quindi piangiamo o ridiamo per quello che gli accade, allo stesso modo se noi ci identifichiamo in un pensiero che rappresenta sofferenza, soffriamo.

Per fare un altro esempio, quando rinvanghiamo il nostro passato risentiamo esattamente lo stesso dolore di quel preciso momento, a dimostrazione che non è passato come pensavamo ma continuiamo a tenerlo vivo dentro di noi con il ricordo.

Staccarci dal passato è molto difficile perché è proprio dal passato che proviene il nostro modo di essere oggi, ma come possiamo pretendere di essere diversi se viaggiamo pieni di preconcetti, di frasi già dette, di esperienze già fatte? 

Il nostro vivere la vita in questo modo è semplicemente una ripetizione e questo è il male, se non abbandoniamo il passato i nostri passi saranno sempre pesanti e non arriveremo mai ad assaggiare la leggerezza dell’essere vivi e svegli ad ogni istante della nostra vita. 

Viviamo in un oceano di felicità e ci ostiniamo a vivere in un mare di infelicità, di scontentezze, di prigionie

Quello che è passato è stato importante, ma ora, oggi non lo è più, ora abbiamo bisogno di vivere nel presente! Qui e Ora!

Noi rimaniamo sempre sulla porta del presente senza però entrarci mai, perché? 
La ragione per cui quasi nessuno vive nel presente è perché la mente vive nel passato o nel futuro, ma né l’uno né l’altro sono il presente. Vivere nel presente significa essere liberi da preconcetti e da progetti per il futuro, significa non avere aspettative e gustare così la freschezza di ogni attimo.

Immergersi nel presente equivale ad immergersi nella realtà, l’unica realtà che veramente esista.

Quando si è immersi nel presente non esiste spazio e tempo, tutto è semplicemente eterno adesso. Quello è il vero paradiso, quello è vivere da imperatori, non ci credi? Bene, prova e poi mi racconterai!
Vuoi sapere come entrare nel presente?

Intanto ricordati che ci sei già e quello che devi fare è semplicemente capire, tutto quello che troverai ce l’avevi già, è solo che non lo sapevi!

Sbarazzarsi del passato e del futuro, non dovrebbe essere difficile se consideri che non ti ha portato nulla di buono essere ancorato a ricordi o progetti, comprendere che questo modo di pensare non ti ha portato serenità o tranquillità, ma bensì ti ha portato ansia e preoccupazione.

Quando capisci che una cosa ti fa male perché vuoi continuare a portartela a presso, sarebbe come sapere di ingerire pillole velenose e ciononostante continuare a prenderle, ma questo è quello che facciamo continuamente.
In effetti sembriamo un po’ “scemi”, non riesco a trovare una definizione migliore per tutto quello che ci ostiniamo a subire.

Nel subire la vita ci ancoriamo a false speranze, pensiamo che ora è così, ma poi il paradiso ci attende, ma non vi siete mai chiesti se, allora questo sia l’inferno?

Per che cavolo veniamo qui, se la ragione è solo quella di soffrire?

La maggior parte delle persone che conosco, non sono soddisfatte di niente, ne di quello che fanno, ne di quello che hanno, ma sperano sempre in qualcosa di più, vivono tormentati dai sensi di colpa per tutto quello che fanno, se hanno fatto, perché hanno fatto? Se non hanno fatto, perché non hanno fatto? E così via per tutto quello che fanno o dicono! Ma vi pare vita questa? Hanno ragione di sentirsi scontenti, in effetti la loro vita è un caos fatta di sofferenze e basta, è la così detta valle di lacrime!

E pensare che una grande parte di questa gente crede in una sola vita, e la sprecano così?

È piuttosto incomprensibile, se penso di vivere una sola unica vita e non me la godo, non mi permetto nemmeno di viverla appieno, mi sento veramente cretino! Non è vero?

È come andare in vacanza in un posto meraviglioso e rimanere chiusa in camera, sarei scemo! Ma è quello che fanno in molti, vengono qui nascendo liberi per imprigionarsi e passare l’esistenza chiusi in gabbia attendendo di morire.

Vivendo una vita da accattoni, accontentandosi di minestre riscaldate piuttosto che impegnarsi nel cucinarne di proprie. E’ triste vedere queste realtà, è triste vedere come rischiamo di buttare via questo prezioso dono che è la vita.

Cosa significa vivere una vita da accattoni? 

Significa sciupare il nostro prezioso tempo restando nell’infelicità piuttosto che nella gioia, vivere di angosce costruite su false ideologie che nulla hanno di naturale ed autentico, vivere sommersi da pensieri che non ci appartengono e che ci sono stati propinati come giusti. 

Pensateci un attimo, fin da quando siamo piccoli siamo circondati da persone che ci propinano i loro pensieri, persone che cercano di farci ragionare come loro, di farci agire come loro, con l’unico scopo di controllarci e di manipolarci, per evitare di farci fare qualcosa con la nostra testa, la nostra mente viene riempita di informazioni, regolamenti e di tanti: questo si, questo no, è per questo che sostengo che noi non siamo esseri autentici, ma bensì imitazioni.



Arrivare a questa comprensione è molto significativo perché è una riflessione molto importante per la nostra evoluzione!

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