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venerdì 30 giugno 2017

Questa era la Routine di Esercizi Mentali di Bruce Lee per rafforzare lo Spirito

- Bruce Lee - 


Bruce Lee, nato il 27 novembre del 1940 a San Francisco, California, fu il primo grande esponente delle arti marziali in occidente. Ogni giorno eseguiva una routine di esercizi fisici e mentali per rafforzare il corpo e lo spirito, questi erano alla base del suo stile di vita.

Artista, filosofo e pensatore rivoluzionario che decise di diffondere in tutto il mondo le arti marziali, le quali prima erano solamente di patrimonio orientale, per questi motivi erano in molte le persone che provavano ammirazione e rispetto nei suoi confronti.

Purtroppo, Bruce Lee morì improvvisamente nel 1973, in circostanze non del tutto chiare, alla giovane età di 32 anni.
Bruce Lee portava sempre con sé un taccuino nel quale annotava i pensieri che riteneva più importanti. Recentemente queste note sono state recuperate ed i media le hanno divulgate e rese pubbliche.
Una delle cose più interessanti, tra quelle che sono state scritte nel taccuino, è sicuramente la descrizione della routine di esercizi che Bruce Lee eseguiva per rafforzare il suo spirito.


Routine di esercizi mentali


La forza di volontà

“Riconoscere che la forza di volontà è la corte suprema di tutti i dipartimenti della mente. Mi eserciterò ogni giorno, quando avrò bisogno dello stimolo per agire per qualsiasi scopo; e formerò come un abito su misura per convertire il potere della mia volontà in azioni e lo farò almeno una volta al giorno.”

Le emozioni

“Rendermi conto delle mie emozioni positive e negative, crearmi l’abitudine quotidiana di promuovere lo sviluppo delle EMOZIONI POSITIVE e aiutarmi a convertire quelle negative in qualcosa di positivo.”


La ragione

“Riconoscere che le mie emozioni positive e negative sono pericolose se non vengono controllate e guidate per un fine desiderato, depongo tutti i miei desideri, i miei obiettivi ed i miei propositi sotto il potere della ragione e sarò guidato da essa per esprimere tutto questo.”

L’immaginazione

“Riconoscere la necessità di piani e idee sani per il raggiungimento dei miei desideri, svilupperò la mia immaginazione appellandomi a lei quotidianamente affinché mi aiuti nella formazione dei miei progetti.”

La memoria

“Riconoscere il valore di una mente vigile e di una memoria attenta, incoraggerò la mia ad essere sempre in allerta preoccupandomi di imprimere chiaramente tutti i pensieri ed i desideri da ricordare, associando questi pensieri ai relativi obiettivi, i quali verranno richiamati alla mente di frequente.”


Il subconscio

“Riorganizzare l’influenza di mio subconscio sulla mia forza di volontà, mi prenderò cura di sottoporgli un quadro chiaro e preciso del mio scopo principale nella vita e tutti gli effetti secondari che portano al mio scopo principale, manterrò costantemente impressa questa immagine nel mio subconscio e la ripeterò ogni giorno.”

La coscienza

“Riconoscendo che le mie emozioni spesso sbagliano con il loro eccessivo entusiasmo e la mia facoltà della ragione, spesso, è carente dei sentimenti necessari per permettermi di combinare la giustizia con la misericordia nei miei giudizi, chiedo alla mia coscienza di guidarmi su ciò che è giusto e sbagliato; non mi permetterò mai di mettere da parte il suo verdetto, non importa quale sarà il prezzo per farlo.”
Queste riflessioni profonde e complesse, ma comunque semplici da capire, riflettono lo sforzo che fece Bruce Lee per tradurre l’essenza millenaria delle discipline orientali affinché potessero essere adattate alla vita occidentale.

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giovedì 29 giugno 2017

10 BUGIE che la gente accetta come VERITA'

Viviamo la nostra vita con sistemi di credenze. Alcune di queste credenze ci arrivano da forze esterne, come la religione e le istituzioni scolastiche. 


Altri sistemi di credenze sono interne e sono quelle che ci condizionano maggiormente.


Ecco 10 delle convinzioni più comuni

1) Bisogna lottare
Impara a rilassarti: Per avere successo si deve usare tutto il nostro tempo, dobbiamo buttare sangue, sudore e lacrime, giusto? In una certa misura è vero, ma è anche vero il fatto che se siamo rilassati, focalizzati su ciò che funziona e abbiamo la capacità di allontanarci e fare altre cose,  otterremo lo stesso risultato con serenità e senza alcun bisogno di lottare.


2) La vita è una competizione
La concorrenza può essere divertente, ma esagerare non va mai bene… Non c’è vincitore o perdente, ci sono solo esperienze che viviamo e che ci fanno crescere.


3) I miei errori definiscono me
Non esistono errori: Non ci sono errori, solo cose che apprendiamo mentre andiamo avanti con l’esperienza, che ci porterà ad un obiettivo se prestiamo attenzione alle lezioni che il fallimento porta con sé.


4) Il tempo è reale
Il tempo è un’illusione: Siamo sempre di fretta perché guardiamo l’orologio. Gli anni, i mesi, le settimane, i giorni, le ore, i minuti e i secondi sono continuamente un ‘tic tac’ ‘tic tac’ ‘tic tac’ …. nelle nostre menti. Tutti noi abbiamo tempo fino a quando le nostre priorità sono in ordine.


5) Il denaro è reale
Il denaro che ci piaccia o no,  governa la nostra vita, ma è solo carta. La società gli da un valore centralizzato. Spesso per la sete di denaro si fanno cose indicibili. Il denaro è la chiave, possiamo prosperare senza tutte le preoccupazioni e lasciare lavorare i soldi per noi.


6) Le altre persone sono meglio di me
Contrariamente all’opinione popolare, gli altri non sono meglio di te. Ognuno ha la propria lotta, forza, debolezza e vive come te di alti e bassi. E ‘facile diventare gelosi di un’altra persona senza scavare in profondità e vedere come questa persona si sente davvero. Cosa lo tiene sveglio la notte? Com’è stata la sua infanzia? Questi sono, in molti casi, informazioni impossibili da sapere,  circa la vita di qualcun altro. Non essere invidioso. Spendi energia invece e pianta semi per nuove opportunità in futuro.


7) Ci sono dei limiti
I limiti li abbiamo solo nella testa.
Scrivi i tuoi sogni con una matita. I sogni sono destinati ad essere ottimizzati o addirittura cancellati. Nuovo amici, familiari e opportunità possono entrare nella tua vita, tutto è in continua evoluzione, sempre.  Se raggiungi un obiettivo, cerca uno scopo più alto, utilizzando le tue competenze e impostale verso un risultato positivo.


8) Tutti gli alimenti sono uguali

Il cibo non è tutto uguale: quando si sceglie cibo crudo, cucina casalinga, ingredienti minimali non trasformati e di provenienza locale, facciamo del bene al nostro corpo e al pianeta.

9) Tutti desiderano 15-minuti di celebrità

E‘ facile per le giovani generazioni avere desideri di fama, attraverso gli eroi dello sport e le rock star, sembra che questo sia l’apice della realizzazione. Ma non lo è.  E’ la società che ci vuole così, questi sono i modelli che ci fanno vedere e chissà come mai, tutto è sempre puntato all’estetica, al lato materiale… Forse sarebbe il caso che iniziassimo a farci un po’ di domande. Tu sei famoso. Tu sei il protagonista, i riflettori sono puntati su di te. Vai avanti, insegui e realizza i tuo sogni e si l’eroe del tuo film.

10) Non possiamo essere felici
Sorridi!La felicità non è qualcosa che si deve guadagnare e per cui si deve lavorare duro. La felicità è il tuo diritto di nascita.



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FONTE

5 cose che solo un’anima anziana capirà

Il fine di questo articolo non è quello di cercare di escludere taluni gruppi di persone, o fare appello ad un certo tipo di pubblico, bensì di offrire un senso di sollievo alle persone che sono vittime di bullismo,  giudicate perché “non in raccordo” con il resto della società.


Alcune persone sono solo anime anziane e devono essere accettate come tali. Se sei una di quelle persone e vieni chiamato pazzo perché pensi di poter sentire l’energia della gente, oppure sei “un eremita” che ha la necessità di stare del tempo da solo, o un “strambo” che ha creduto in cose alternative, la cosa migliore che puoi fare è continuare ad essere fedele a te stesso.

Da anima anziana, stai cercando di adeguarti ad una società spiritualmente vuota e che non  farà altro che causarti dolore e sofferenza. Non lasciare che le figure di autorità o le istituzioni ti pressano nel tradire le tue passioni, i desideri, e il tuo stato naturale di essere te stesso.


Ecco le 5 caratteristiche che solo le anime anziane possono capire:

1) La necessità di isolamento e l’isolamento

Ogni vecchia anima conosce l’estrema importanza di prendersi del tempo per stare con se stesso, andare via dalla gente e dalle città e stare in isolamento. 
La vita può essere schiacciante, a volte, e le energie di altre persone possono essere faticose. Trascorrere del tempo da solo in natura, oppure seduti sempre da soli,  su una panchina del parco, o stare tutto il giorno in camera, a leggere, scrivere, disegnare, meditare ecc.. sono cose necessarie per la tua salute spirituale. Infatti, come ben tu sai,  basta conoscere il valore di passare del tempo da soli per disintossicarsi, riflettere, e nutrire se stessi.

2) Il desiderio di crescita

Più di  avere una vita di successo e potere,  si vuole vivere una vita che incoraggia la crescita e l’espansione. Apprezzi la crescita e l’esperienza così tanto che sei disposto a passare attraverso il dolore, la sofferenza, e la depressione al fine di imparare più su di te e sul tuo essere.
Ti prendi i rischi e ti butti in un’avventura senza paracadute e le altre persone possono pensare che sei imprudente, ma andare sul sicuro è semplicemente troppo noioso per te. Alla fine del tuo viaggio qui sulla terra, avrai vissuto una vita piena di alti e bassi, la sofferenza e la gioia, e le avventure incredibili,  al contrario di aver sperimentato una vita a giocare sul sicuro.

3) Alto livello di osservazione e intuizione 

Fin da giovane, sei stato in grado di “leggere” le persone. Di guardare qualcuno con cui hai interagito per pochi minuti, ed essere in grado di individuare le caratteristiche che la persona possiede e lo stile di vita in cui vive. E’ quasi come avere un software che ti permette di guardarti intorno e scaricare le informazioni su altre anime. Questo è perché hai visto l’archetipo di quella persona, prima in una vita passata e queste cose hanno familiarità con il comportamento generale e la psicologia di quell’archetipo. Hai interagito con migliaia di persone in tutto il corso della tua storia di anima, quindi non c’è davvero nessun archetipo che non abbia ancora interagito con te.
Questo non significa che sei giudicante, significa solo che sei un osservatore. Potresti trovarvi a feste o incontri sociali e ti accorgeresti che ti stai guardando intorno,  ogni tanto,  per controllare la situazione e le persone che interagiscono fra di loro,  osservando gli scambi di energia che si verificano durante la conversazione. Puoi sentirti anche più a tuo agio come un osservatore distante che come un partecipante. Per te questo è naturale.
Quando qualcuno ti sta mentendo tu lo sai. Noti la dissociazione nei suoi occhi, il cambiamento nel suo campo di energia, il cambiamento nel modo in cui pronuncia le parole. Hai vissuto questa esperienza molte volte prima, anche se non puoi avere avuto molta interazione sociale in questa vita. Sei sempre stato difficile da manipolare perché tu può vedere le reali intenzioni e i desideri delle altre persone. Tu sei una persona intuitiva.
Alcune persone possono pensare che tu vuoi leggere nella loro testa, ma si tratta di una cosa naturale per te per raccogliere i pensieri e le energie di altre persone.


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4) Il rifiuto per tutto ciò che è “tradizionale”

Lo stile di vita tradizionale è asciutto, noioso, e deludente. Tutto quello che offre la società non ti interessa… Come non ti interessa avere successo per esempio nel mondo dello spettacolo. Questi interessi non ti appartengono. Come ad esempio, guardare la TV e seguire la moda.

5) L’apprezzamento del viaggio

Hai imparato a fidarti e apprezzare il viaggio. Non stai cercando di essere “profondo”, semplicemente non puoi fare a meno di essere sopraffatto, a volte con sentimenti di gratitudine e umiltà. Non prendi nulla per scontato. Altri intorno a te non capisco perché ti piace trascorrere così tanto tempo in mezzo alla natura, perché mediti così spesso, o perché ti incanti a guardare le stelle, ma questo è perché loro sono semplicemente troppo distratti da questioni mondane o indaffarati e a far vedere la loro immagine esteriore.

Se ti identifichi con una o con tutte le caratteristiche qui elencate, allora puoi essere sicuro che sei maturo ben oltre i tuoi anni e che hai vissuto migliaia di vite su questo pianeta e forse, non si può escludere, anche su altri pianeti… La stragrande maggioranza della popolazione umana non comprende queste 5 caratteristiche e si compiace nel ridicolizzare e prendere in giro quelle persone che non sembrano adattarsi, alla società.

Non permettere mai a nessuno di cambiarti  per adattarti alle aspettative del mondo che ti circonda. Il mondo non ha bisogno di copie carbone!

IL VRIL & IL MAGNETISMO DEL MAGO


di Salvatore Brizzi

Ognuno di noi possiede, in misura più o meno grande, un certo magnetismo, che irradia intorno a sé e influenza coloro che ha intorno. Fin dall’antichità questa conoscenza è stata alla portata della classe sacerdotale, la quale sapeva anche come incrementare la presenza di tale magnetismo negli individui.

Lo Spirito, il Fuoco, il Vril, il mesmerismo... sono i nomi con cui il magnetismo è stato conosciuto attraverso la storia. In questa pagina sono presenti immagini della Società del Vril (=Vril Gesellschaft), e in particolare della leader Maria Orsic (Orsitsch), la quale aveva ricevuto comunicazioni da esseri abitanti nel sistema di Aldebaran, la stella più grande della costellazione del Toro. La Società del Vril è una società iniziatica occulta, costituita da sole donne, che ha fatto della trasmissione del Vril sulla Terra la propria missione. Il Vril è infatti un’energia proveniente dal centro della nostra galassia, conosciuto come Hunab Ku, o anche Sole Nero (=Schwarze Sonne) come veniva chiamato all’interno della Società del Vril; oppure, per gli scienziati, un semplice “buco nero”, ossia un punto dove le leggi fisiche come le conosciamo non hanno più valore e lo spaziotempo collassa.

Per poter entrare in risonanza con Hunab Ku, la Terra deve prima armonizzarsi con il nostro Sole, pertanto nei prossimi anni si creerà sempre di più una trasmissione energetica fra la Terra, il Sole e il centro della galassia.Questo è ciò che sta accadendo a livello cosmico, come viene spiegato da José Argüelles nel suo testo Il fattore Maya. E vi assicuro che Argüelles ha ragione, perché ciò che afferma è anche ciò che è stato tramandato a me negli anni del mio apprendistato. La Terra è un membro in evoluzione della grande famiglia galattica e il suo compito è armonizzarsi con gli altri componenti della famiglia: il papà (il Sole, il “Padre che è nei Cieli”, il nostro Dio) e la mamma (Hunab Ku, il “grande utero”, La Grande Madre). Tutto ciò contrasta con la cultura scientista moderna, per la quale l’umanità, la Terra e il Sistema Solare non hanno uno scopo ben preciso, ma sono qui a caso e procedono a caso, il che giustifica il fatto che anche il singolo individuo possa vivere a caso, ossia senza un obiettivo chiaro per la sua vita.



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I Maya dell’epoca classica – quelli che hanno lasciato il pianeta nell’830 d.C. – sapevano bene come collocarsi e come collocare la Terra all’interno del Piano più vasto di cui tutti facciamo parte. Loro possedevano una cosmologia partecipativa, una cosmologia dove l’essere umano era inserito in un contesto cosmico e poteva fare molto per l’evoluzione dell’Universo allineandosi con determinate energie. In realtà tutte le maggiori civiltà del passato lavoravano coscientemente per la propria evoluzione spirituale e per quella del pianeta. La nostra “civiltà” – se così si può chiamare – costituisce un’anomalia che permane solo da qualche migliaio di anni, in quanto stiamo attraversando un’epoca di decadenza mai vista prima per tutto quello che concerne il reale sapere circa l’uomo e l’Universo. L’uomo medio non alza mai gli occhi al cielo e si sente totalmente distaccato da ciò che accade sul Sole o al centro della galassia. Pagare le bollette a fine mese rappresenta per lui una preoccupazione molto più grande! Questa sua distrazione gli costerà cara.

La Società del Vril – ufficialmente nata in Germania agli inizi del ’900, ma in realtà presente sulla Terra da molto più tempo – si propone, attraverso un percorso iniziatico rivolto principalmente alle donne/sacerdotesse, di farsi canale per la ricezione del Vril sul nostro pianeta. Proprio a ragione del suo carattere di accoglienza, le donne erano inizialmente le uniche ammesse nel “cerchio interno” della Società; mentre con il tempo ha cominciato a essere contemplato un percorso iniziatico al maschile, grazie al quale anche gli uomini possono affrontare un cammino interiore completo, ma in ogni caso, ancora oggi, non possono ricoprire incarichi di rilevanza decisionale all’interno della Società, la quale ha il compito di mantenere viva la sola energia femminile.

Farsi canali del Vril – divenire sacerdotesse e sacerdoti del Vril – significa mettere progressivamente da parte il proprio ego al fine di divenire ricettori e trasmettitori di questa forza occulta proveniente dal centro della galassia Hunab Ku. Il magnetismo di cui è qui questione deriva pertanto dalla capacità di canalizzare e poi irradiare tale forza intorno a sé. Risulta molto chiaro che per potere fare ciò è indispensabile sviluppare un atteggiamento femminile: accoglienza, riflessione, apertura, sintesi del Cuore invece che analisi mentale, assenza totale di competitività. Che sono poi le caratteristiche del vero guerriero e della vera guerriera spirituale, i quali utilizzano sì la spada, ma in maniera intuitiva, studiando l’avversario e armonizzandosi al suo comportamento, senza desiderio penetrativo/distruttivo tipico invece dell’energia maschile.

La Società del Vril è sempre stata composta da sacerdotesse e da guerriere divenute forti proprio perché capaci di annullarsi in favore dello Spirito. L’ego tipico della mente analitica e maschile si è messo da parte per fare spazio al Cuore sintetico e femminile. Per tale motivo è un percorso che risulta arduo per gli uomini ancora schiavi della mente intellettuale, la quale li costringe ad analizzare e sezionare tutto (la vivisezione non può che essere una trovata della mente maschile), anziché comprendere con la parte intuitiva del loro essere (che è poi un lasciarsi penetrare).

Nel mio seminario "Il magnetismo del mago", che ho tenuto a Milano e adesso è acquistabile e scaricabile direttamente a questo link, spiego che per divenire canali di questa Forza è necessario compiere un lavoro di trasformazione interiore che conduce all’apertura del Cuore. Con umiltà si deve riconoscere che lo Spirito non origina in noi, ma noi possiamo esserne canali più o meno perfetti e in tal modo aiutare gli altri. Il Vril – che nel mio seminario chiamo magnetismo – alla pari del mesmerismo possiede anche un potere curativo, sia sul piano psicologico che su quello più prettamente fisico. Infatti gli antichi sacerdoti e sacerdotesse erano anche terapeuti, tanto che un rituale magico – quello che noi oggi chiameremmo “messa” – non di rado diveniva occasione di guarigione collettiva per chi vi prendeva parte.

Il testo più interessante e completo su tale argomento risulta essere Il mito del Vril, di Bahn e Gehring.

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FONTE

martedì 20 giugno 2017

Solstizio d’estate. Ecco i significati, i simboli e la mitologia del giorno più luminoso dell'anno.

Intorno al 21 giugno il sole celebra il suo trionfo, in quello che è il giorno più lungo dell’anno, ma che allo stesso tempo, rappresenta l’inizio del suo declino.

Il termine solstizio significa “il sole si ferma”, perché in questo particolare momento sembra che esso si fermi per un po’ di tempo, prima di riprendere il cammino inverso. Il solstizio ha inizio con la luna piena del 20 giugno e si protrae per 4 giorni, fino alla notte di San Giovanni, che cade il 24 giugno. 

E’ un tempo di sospensione durante il quale il confine che separa i diversi mondi si assottiglia. La potenza solare durante il solstizio d’estate raggiunge la massima intensità e i mondi magici diventano accessibili anche a noi comuni mortali, la mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte.

Questa verità era conosciuta dagli antichi popoli che pare fossero a conoscenza del fatto che le “ley lines”, le misteriose linee energetiche che solcano la superficie terrestre aumentano la loro carica energetica tramite la potenza solare. Anche monumenti come menhir, dolmen e cerchi di pietre erano forse focalizzatori artificiali del sistema energetico terrestre.

Il Fuoco e l’Acqua sono gli elementi purificatori che rappresentano il Solstizio d’estate: da sempre si usa bagnarsi nelle acque dei fiumi o dei laghi e accendere fuochi su cui saltare per purificarsi.

I cristalli possono essere potentemente caricati al solstizio e siccome il granito dei megaliti di Stonehenge contiene una grande quantità di quarzo, questo cerchio si attiva al Solstizio, generando un forte campo energetico. Non a caso la cerimonia del Solstizio d’Estate è la festa più elaborata e più famosa compiuta dai moderni ordini druidici, che la celebrano ogni anno appunto a Stonehenge (nel 1999 sono ripresi i rituali dopo una sospensione di dieci anni decretata nel 1988 dalle autorità britanniche per motivi di ordine pubblico).

Il Neo-Druidismo chiama il Solstizio d’Estate Alban Heruin, “Luce della riva”. Infatti, la festa è al centro dell’anno, al suo volgere, così come la spiaggia è il luogo d’incontro di mare e di terra dove i due confini si uniscono. Nelle tradizioni antiche la “terra” era la zona astronomica al di sopra dell’equatore celeste e l’ “acqua” quella inferiore. Il sole trovandosi nel loro punto d’incontro è come sulla riva del mare.


Dal Solstizio d'Estate alla Magia Verde Dal Solstizio d'Estate alla Magia Verde
Uso e tradizioni delle piante solstiziali
Valerio Sanfo

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Mazzetti di erbe collocati sotto il cuscino favoriscono i sogni divinatori: le erbe giocano un ruolo di primo piano nelle tradizioni solstiziali e di San Giovanni. Si raccolgono piante aromatiche da bruciare sui falò solstiziali, piante che danno poco fumo e hanno un buon aroma, come timo, ruta, maggiorana. 

È comune credenza che moltissime piante raccolte in quest’epoca abbiano poteri quasi miracolosi.

Il vischio è una pianta solstiziale molto importante nella tradizione celtica: secondo lo scrittore romano Plinio pare che gli antichi Druidi raccogliessero questa pianta con un falcetto d’oro, strumento che univa la forma lunare al metallo solare. I rami di vischio al Solstizio d’Estate assumono un aspetto dorato, il famoso Ramo d’Oro dei miti.

Il sambuco tagliato la vigilia del Solstizio, sanguina nelle leggende britanniche.

Il seme di felce permetteva di trovare tesori nascosti, mentre il leggendario fiore di felce (che non esiste, al pari del seme, in quanto la felce è una pianta pteridofita, cioè che si riproduce tramite spore) rendeva invisibili i suoi fortunati raccoglitori.

In tutti i paesi europei si raccolgono erbe ritenendole impregnate di miracolose virtù: la verbena porta prosperità, mentre l’artemisia sacra ad Artemide sorella di Apollo, protegge dal malocchio.

Si riteneva in particolare che l’energia solare si raccogliesse in fiori come la calendula o l’iperico, la miracolosa “erba di San Giovanni”.

Proprio tutte queste virtù magiche che terapeutiche attribuite alle piante, spiegano l’abbondare di leggende riguardanti coloro che più di ogni altra persona conoscevano le erbe magiche: le streghe.

L’usanza antica di certe donne di recarsi nude a raccogliere erbe ricorda antichi riti in cui le donne andavano nude nei campi per propiziare il raccolto, spesso danzando. Forse dietro le storie dei raduni di incantatrici e di fattucchiere nella notte di mezza estate, si cela anche il ricordo dei riti solstiziali celtico-germanici intorno ad un albero (il noce di Benevento!) o delle feste licenziose in onore della dea Fortuna nell’antica Roma che si tenevano appunto il 24 giugno: ricchi e poveri, liberi e schiavi, accorreva ai templi, banchettava e danzava.

Fortuna è la Dea della casualità assoluta, del caos benefico e rigeneratore. La somiglianza di queste feste con i Saturnali del Solstizio d’Inverno fanno del Solstizio Estivo una sorta di capodanno o di carnevale, un periodo “caotico” in cui il cosmo si rinnova e si ricrea, con conseguente rimescolamento dei ruoli sociali e capovolgimento delle norme morali. In questo benefico caos assumono rilievo i due elementi primordiali del fuoco e dell’acqua, contrapposti ma pur sempre complementari, dove il primo simboleggia i poteri della divinità maschile e la seconda quelli della divinità femminile (o, se si preferisce il Sole e la Luna).


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Il significato energetico

L’acqua del Solstizio è direttamente collegata alla luna e al segno del Cancro: significativamente il glifo di questo segno zodiacale è composto da due segni spiraliformi che si oppongono in un simbolo simile allo Yin-Yang orientale, forse indicanti le due metà dell’anno che ora si incontrano.
Nelle celebrazioni solstiziali l’acqua è rappresentata dalla rugiada o “guazza di San Giovanni”, cui sono attribuiti poteri miracolosi: fare ricrescere i capelli, ringiovanire la pelle o addirittura propiziare la fertilità. Non era raro che molte giovani donne si bagnassero nude nei prati con la magica rugiada la notte di San Giovanni.

Il fuoco viene simboleggiato dai falò accesi un po’ ovunque in Europa nella notte solstiziale. Sono simboli solari e accenderli significa rafforzare l’energia dell’astro che d’ora in avanti va declinando. Un’altra interpretazione esalta il loro valore purificatorio, con cui vengono scacciati gli spiriti maligni e le malattie. Non bisogna dimenticare infatti che in questo periodo caotico, di “passaggio”, così come gli esseri umani hanno libero accesso a regni e poteri soprannaturali, così anche le entità malefiche possono vagare indisturbate per il nostro mondo.

Il solstizio nella mitologia

Nel folklore nord-europeo la vigilia di San Giovanni è una delle tre “notti degli spiriti” insieme alle vigilie di Calendimaggio e di Hallowee’en/Samhain. Ad ogni modo tutte le tradizioni popolari europee vedono l’accensione di fuochi sulle colline, processioni notturne con fiaccole e ruote infuocate gettate lungo i pendii.

Si danza intorno ai falò e si salta sulle fiamme quando queste si abbassano.

In Scandinavia il falò del Solstizio era il “fuoco di Baldur”. Baldur, figlio di Odino, era il giovane dio che veniva ucciso nel fiore degli anni e probabilmente nell’antichità si sacrificavano uomini per rappresentarne la morte. Forse Baldur era uno spirito della vegetazione, lo spirito della quercia celebrato da alcuni miti nordici e celtici. Infatti, le leggende narrano di una lotta eterna tra due opposte divinità, il Re della Quercia e il Re dell’Agrifoglio, dove il primo rappresenta il Dio dell’anno crescente (cioè della metà dell’anno in cui la luce solare prevale sulle tenebre notturne) e il secondo raffigura il Dio dell’anno calante (la metà dell’anno in cui la notte prevale sul giorno).
Se in inverno era il Re dell’Agrifoglio a soccombere, a Litha-Casmaran era il Re della Quercia a dover cedere di fronte all’avversario. E questo spiega perche i fuochi solstiziali erano alimentati con legno di quercia… la quercia fiorisce intorno a Casmaran e segna il passaggio tra anno crescente e anno calante.
La morte estiva del Re della Quercia aveva varie forme: bruciato vivo, accecato con un ramo di vischio o crocifisso su una croce a T.
L’idea di due divinità o di due re che combattono eternamente tra loro appare in molte culture. Ma se nelle mitologie più antiche il signore abbattuto risorgeva ogni anno, in modo che la luce e l’oscurità regnassero in equilibrio tra loro, in tutti questi miti più tardi, probabilmente per influenza dei culti solari legati alla regalità, la vittoria dei personaggi “luminosi” è sempre definitiva e la morte di quelli “oscuri” senza appello.
Nelle leggende riguardanti il duello eterno dei due re appare spesso una figura femminile che rappresenta la Dea, la quale non combatte, non si schiera e non soccombe ma costituisce un perno immobile tra le due figure, simbolo della Morte in Vita.
Infatti, anche se ora la terra è esuberante nella sua fertilità, è pur sempre uno zenith transitorio in cui la Natura presiede alla morte del Re della Quercia e all’insediamento del suo oscuro ma necessario gemello.

Litha (dal nome della dea sassone del grano affine a Demetra e a Cerere ) rappresenta anche il ciclo agricolo incentrato sui cereali. Nelle Isole Britanniche questo ciclo venne narrato nella storia di John Barleycorn (lo spirito dell’orzo) che vive dalla semina fino al momento della sua morte ad opera della falce, ma che poi rinasce dal suo stesso seme, in un ciclo senza fine ma con momenti ben definiti, caratterizzati da celebrazioni rituali. In questo ciclo il Dio muore e discende agli inferi dove la Dea della Terra lo soccorre e lo fa rinascere.
Litha non è una festa di carattere esclusivamente maschile: nella celebrazione del Solstizio d’Estate è uso onorare sia il Dio che la Dea.
Pare che in questo periodo i culti relativi alla Dea Diana, divinità strettamente legata alla luna, entrassero in grande fermento. Ad essa ed alle altre dee lunari era associata infatti la famosa rugiada che si raccoglieva all’alba del Solstizio d’Estate, liquido dalle grandi proprietà magiche.
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Celebrare Casmaran – Litha

Possiamo raccogliere le erbe del solstizio e conservarle come portafortuna. La pianta sacra del solstizio d’estate è l’iperico. L’iperico raccolto a mezzogiorno del solstizio era capace di guarire molte malattie, mentre le radici raccolte a mezzanotte cacciavano via gli spiriti maligni. L’iperico era appeso sulle porte per proteggere le abitazioni dagli spiriti malvagi, e il suo nome greco hyperikon significa appunto “proteggere” o “sconfiggere un’apparizione”.
Com’è nella tradizione bruciare nove ceppi nei fuochi di Beltane, è anche costume tirare 9 tipi di erbe nel fuoco di Litha. E sono: Iperico, Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine e Artemisia.
In tutta Europa si traevano (e forse ancora si traggono) presagi ad opera delle ragazze nubili per sapere se si sarebbero sposate ed eventualmente acquisire indizi sull’identità del futuro sposo. Ad esempio col piombo liquefatto nelle padelle s’individuava, tramite le forme assunte dal metallo, il mestiere del futuro sposo. Altri metodi utilizzavano la chiara d’uovo versata nell’acqua o le fave sbucciate.
In Galles per trovare la propria anima gemella si camminava intorno ad una chiesa nove volte e si metteva alla fine di ogni giro un coltello nella serratura del portone, dicendo: “Qui c’è il coltello, dove è il fodero?” Il simbolismo è evidente…
Usanze logiche se si pensa che la Natura, al massimo del suo rigoglio, favorisce tutto ciò che riguarda l’amore e la fertilità.
E’ il giorno delle divinazioni e delle magie domestiche, dei piccoli e grandi riti protettivi legati all’elemento fuoco.
Per celebrare Casmaran possiamo fare cose molto semplici. Ad esempio alzarci all’alba e osservare il sole che spunta, meditando sulle sue qualità e sul suo destino: la massima forza coincide con l’inizio del suo declino.
Possiamo bagnarci con la rugiada solstiziale oppure accendere un piccolo falò nel nostro giardino la vigilia del solstizio e organizzare un piccolo festino con i nostri amici.
Ma possiamo anche celebrare ritualmente questo momento con una veglia che cominci a mezzanotte, in fondo è la notte più breve dell’anno!
All’aperto si può tenere acceso un piccolo fuoco oppure si possono accendere candele rosse o dorate, meditare sui significati di questa festa, ascoltare o suonare musica, leggere poesie, magari in compagnia dei nostri amici.

Al momento dell’alba possiamo salutare il sole dicendo:
“Salute a te Sole nel giorno del tuo trionfo!”

Scoperte Archeologiche non Autorizzate Scoperte Archeologiche non Autorizzate
Antologia delle scoperte sotto censura, quando il potere nasconde il sapere
Marco Pizzuti

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Fonte: www.ilcerchiodellaluna.it

lunedì 19 giugno 2017

Quello che dice la tua maniera di dormire su di te!

Sei testardo? Sei sempre alla ricerca di nuovi stimoli? Oppure sei insicuro?




Sapete che la posizione in cui dormiamo rivela molti aspetti del nostro carattere? Lo hanno scoperto ricercatori inglesi grazie ad uno studio. Scopriamo la nostra personalità…

Lo studio sul sonno

A spiegarci meglio questa teoria, e le sue applicazioni pratiche, è uno studio davvero molto interessante, condotto dai ricercatori (uomini e donne) dell’Istituto Sleep Assessment and Advisory Service di Londra, coordinati dal prof. Chris Idzikiwsoky, dal significativo titolo “Learn to sleep well” (Impara a dormire bene). Le diverse posizioni in cui gli esseri umani preferiscono dormire rivelano moltissimo del loro carattere, visto anche che solo il 5% delle persone tende a cambiare modo di dormire nel tempo.

E’ la posizione che istintivamente assumiamo durante il sonno, infatti, a rivelare in modo inequivocabile se possediamo una personalità introversa o estroversa, se abbiamo paura degli altri e tendiamo a stare sulla difensiva, o se al contrario abbiamo un’attitudine solare verso il mondo.

Tutti i test e le ricerche scientifiche svolte a tal proposito si basano sull’idea che, mentre di giorno riusciamo a gestire e controllare i nostri atteggiamenti, durante il sonno invece non possiamo impedire che vengano a galla gli aspetti più profondi delle nostre personalità.

Quale di queste 6 posizioni assumi nel sonno? 

Scopri ora cosa “dice di te” la posizione in cui dormi la notte!


1. La posizione fetale

(scelta dal 41% degli individui): è la posizione più diffusa al mondo, circa la metà delle persone la preferisce inconsciamente alle altre. Chi preferisce dormire in questo modo, è in genere una persona dal carattere apparentemente respingente, a volte duro e chiuso, ma che in realtà possiede un animo sensibile e simpatico, pronto a rivelarsi facilmente, con gli approcci giusti. Viene associata alla nostalgia per il grembo materno. La posizione fetale è più frequentemente scelta dalle donne rispetto agli uomini.


2. La posizione "semi fetale" o "del cercatore"


E' la posizione di chi dorme su un fianco ma con le braccia protese avanti a sé, come a voler cercare, per l’appunto, qualcosa o qualcuno. E’ scelta da chi possiede un carattere aperto ma anche sospettoso, che quindi può facilmente assumere atteggiamenti di distacco e cinismo verso se o verso il mondo. 
In generale chi assume questa posizione ha una personalità equilibrata, sempre in cerca di nuove sfide e opportunità.




3. La posizione a tronco.



Chi dorme in questo modo si dispone di fianco, con le braccia lungo il corpo, laterali. Se ti ritrovi a dormire su un lato con gambe e braccia distese lungo i fianchi (come circa il 20% della popolazione mondiale) allora dovresti avere una personalità tendenzialmente estroversa e testarda, che si aprono agli altri fiduciosamente, e che quindi finiscono per peccare un pò di ingenuità.



4. La posizione "supina" o "del soldato".



Prediletta soprattutto dagli uomini. Rientra in questa categoria chi si addormenta in posizione supina, le braccia affiancate al tronco e le gambe dritte.Tipica di chi possieda un carattere calmo ed introverso, spesso si tratta di tipi silenziosi e amanti dell’ordine e della precisione. Difficilmente si abbandona alle emozioni. Ha però una notevole stima di sé e pretende sempre molto sia da sé che dagli altri.





5. La posizione “in caduta libera”



Posizione di chi si addormenta a pancia sotto e con le braccia allargate. Se dormi così, quasi sicuramente sei un tipo diffidente e scontroso, che non ripone fiducia nel mondo e negli altri, e che assume un atteggiamento resistente e passivo nei confronti degli eventi della vita. Chi adotta questa posizione, solitamente non gradisce le emozioni forti.
Circa il 7% delle persone predilige questa posizione per addormentarsi.


6.  Posizione a stella



Ti piace dormire a pancia in su, con braccia e gambe che tendono ad invadere tutto il letto? Sei allora una persona molto estroversa, capace di profondi sentimenti e sempre disponibili ad ascoltare gli altri, ma non per questo ami essere sempre al centro dell’attenzione!








E' importante ricordare che “è impossibile non comunicare” e noi tutti comunichiamo in ogni istante della nostra vita, quindi anche quando dormiamo.

Quando dormiamo la mente conscia si “spegne” ma l’inconscio continua a lavorare incessantemente.

Il Linguaggio del Corpo (CNV) è profondamente radicato nell’inconscio visto che oltre il 90% di ciò che esprimiamo con i gesti, le espressioni del viso e il nostro modo di rapportarci con le distanze (Prossemica), viene dall’inconscio.
In buona sostanza, possiamo mentire con le parole ma non con il corpo!


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domenica 18 giugno 2017

Come trasformare la RABBIA in FELICITA' in 3 secondi!

Padroneggiare il nostro stato energetico è la più grande abilità che possiamo insegnare a noi stessi, sia per la felicità sia per il successo nella vita. 

Però è più facile a dirsi che a farsi, perché richiede una grande quantità di onestà verso se stessi, forza di volontà e la consapevolezza di sé, ma in compenso, è una delle cose più gratificanti che si possa insegnare a noi stessi.


Quando siamo bloccati in uno stato di depressione, rabbia, o frustrazione (o qualsiasi altra bassa vibrazione), ci sono fondamentalmente due modi principali per agire.
Siamo in grado di affrontare queste emozioni alla ricerca di una soluzione alla fonte del problema e riflettere per vedere come possiamo impedire che questa esperienza si ripeta. Possiamo anche vedere le cose da una prospettiva molto diversa che è diretta a come affrontare le emozioni nei primi secondi, quando si presentano, nel momento presente.

In altre parole, abbiamo a lungo termine e a breve termine dei modi di trattare con la nostra vibrazione bassa, entrambi i quali sono necessari per apprendere il massimo che possiamo dalle esperienze, mantenendo la nostra salute mentale.

Ecco tre soluzioni semplici e a breve termine che possono trasformare completamente la nostra vibrazione, efficaci in una manciata di secondi.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di non fuggire da una vibrazione bassa. Dobbiamo permettere a noi stessi di sentire in un primo momento, di riconoscere quell’emozione e poi, vedere cosa ci sta mostrando.

A volte, le nostre risposte alle situazioni che viviamo, sono solo reazioni impulsive e devono essere bilanciate e neutralizzate un pò prima di poter procedere in modo utile.

1) Respirazione consapevole 

  • Fare 3 respiri consapevoli al momento.
Fai delle profonde inspirazioni, rimani consapevole del tuo respiro per tutta la strada che percorri e mantieni la stessa consapevolezza fino all’espirazione. Noi diamo così tanta attenzione ai pensieri ridondanti nelle nostre teste, ma non facciamo altrettanto per il  nostro respiro che ci dona la vita e sostiene il nostro essere. Ogni volta che si sceglie di interrompere quello che si sta facendo, trasformiamo l’attenzione dalla risposta del nostro ego. Quando portiamo l’attenzione consapevole al flusso del nostro respiro stiamo letteralmente facendo la scelta di evolvere più velocemente. Ogni volta che prendiamo un respiro profondo, coltiviamo più pace, più felicità, quiete e chiarezza.
Questo è molto utile da utilizzare quando si è nel bel mezzo di un “acceso scambio di idee” con qualcuno, o quando ci accorgiamo che stiamo cadendo in improduttivi modelli di pensieri vittimistici. Portiamo la nostra attenzione al respiro e radichiamoci. Quando si è radicati, anche emozioni come la rabbia e  la tristezza possono essere strumenti utili. Radicati a terra con 3 respiri profondi, quando è possibile. Questo ti aiuterà ad essere un ascoltatore migliore e a coltivare più comprensione.


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2) Ridere

Trova l’umorismo in tutte le situazioni. Ridi per il fatto che questo è tutto un sogno e la vita è temporanea. Ridi per il fatto che forse stai prendendo la vita troppo sul serio, pensa ad una barzelletta, a qualcosa di divertente, al tuo comico preferito, o ad un evento sciocco che ha avuto luogo nel tuo passato.
L’obiettivo qui è di non fuggire, bensì alzare le vibrazioni basse.

Quando si pensa a qualcosa di divertente, si crea una vera e propria rottura di questa energia negativa. Quando questo succede, si possono vedere le cose da una prospettiva diversa da quella di auto-vittimismo. Invece di: “Quella persona mi ha fatto questo, io la odio, come potrebbe essere così stupido”, i tuoi pensieri dopo una risata, potrebbero essere qualcosa del tipo: “Credo che forse non sia del tutto colpa sua, forse sto esagerando un po”.

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3) Diventare il testimone


Questo è il segreto più grande di tutti. Non importa quanto occupata sia la mente e non importa quanto dolore ci stia causando, si può sempre scegliere di essere il testimone. Invece di essere il personaggio nel dispiegamento della situazione, si avrà la possibilità di diventare il testimone di questo personaggio.
C’è il pensiero o l’emozione e poi c’è la consapevolezza al di fuori del pensiero o dell’emozione che è in grado di accorgersene. Anche in questo momento, si sta pensando. Ma sei anche consapevole del fatto che stai pensando. 

  • Quale parte di te esiste al di fuori del pensiero? 
  • Quale parte di te è più reale? 
  • Quale parte di te è più fondamentale e più essenziale?





Una realizzazione stupefacente è che il pensatore non è chi sei. 

Tu non sei la tua mente, e non sei le voci nella tua testa. Sei invece lo spazio consapevole che esiste. Vai al posto di quello spazio, e riposa lì.
Per “vedere” un pensiero, si deve sapere che è lì. Non pensare a guardarlo o inizierai a giudicarlo o interpretarlo con la tua parte cosciente e ti identificheresti con il tuo chiacchiericcio mentale. L’ascolto è altrettanto efficace, e noterai che se ti  ascolti in modo consapevole, riconoscerai anche tutto il “rumore mentale” che disturba la tua parte più profonda, ma allo stesso tempo saprai riconoscere quella voce che ti guida, la voce del tuo se più profondo.



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Respiro consapevole, risate, e diventare il testimone di ciò che sta accadendo dentro di noi e vedere la situazione dal di fuori. Sono tutti modi che possono cambiare la nostra vibrazione nel giro di 3 – 10 secondi. 

L’obiettivo non è quello di evitare o scappare dalle vibrazioni negative, bensì quello di fare in modo che noi siamo quelli che siedono sul sedile del conducente. Quando siamo radicati nel nostro essere,  pur rimanendo sempre onesti su come ci sentiamo dentro, avremo un equilibrio interno perfetto.
La prossima volta che ci si trova in una vibrazione bassa, prova a prendere un respiro profondo, pensando a qualcosa di divertente, o diventa il testimone. Poi torna al tuo problema dopo aver sperimentato la rottura energica dovuta all’energia negativa e sarai stupito di quanto meglio sarai in grado di procedere con la situazione. E lo farai in modo più costruttivo.

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